Si è tenuto il 21 aprile scorso a Torino, presso la Fiera internazionale Affidabilità&Tecnologie, il 30esimo Convegno dei Centri di Taratura accreditati da ACCREDIA.
Ad oggi sono 172 i Laboratori di taratura accreditati. L’accreditamento garantisce che gli strumenti e le apparecchiature di misura siano tarati, ovvero riferibili ai Campioni nazionali, nelle più diversificate applicazioni, tra cui le lavorazioni meccaniche, i prodotti per l’ottica, il controllo dell’inquinamento, la distribuzione a rete dell’energia, la strumentazione clinica.
Una garanzia per le imprese e i cittadini che ogni giorno si confrontano con i processi di misurazione di beni e servizi, utilizzando una molteplicità di strumenti e apparecchiature, dalle bilance agli autovelox, dai contatori dell’energia elettrica a quelli del gas naturale.
Nel 2015, per l’accreditamento dei Laboratori sono state impegnate 761 giornate, in aumento del 14% sul 2014. Una crescita che si riflette sul mercato, con 117.168 certificati – il 7% in più sul 2014 – rilasciati dai laboratori accreditati ad aziende e organizzazioni clienti.
Il settore che ha registrato la crescita più significativa è quello dei sistemi di rilevazione della velocità degli autoveicoli, dopo la sentenza della Corte Costituzionale n.113 del 2015, che è stata commentata nel corso del Convegno. La Consulta ha dichiarato l’incostituzionalità delle regole del Codice della strada nella parte in cui non prevede che tutte le apparecchiature siano sottoposte a verifiche periodiche di funzionalità e taratura.
Nel 2015, per la taratura dei sistemi di rilevamento della velocità istantanea dei veicoli, i cosidetti autovelox, sono stati rilasciati 2.195 certificati, in crescita del 170% sul 2014, quando erano 814. 3 sono i Laboratori accreditati per tarare gli autovelox, ma nuove richieste di accreditamento riguardano i Laboratori che effettuano la taratura degli strumenti di rilevazione della velocità media, o tutor, anch’essi oggetto della sentenza della Corte costituzionale.
Un altro Laboratorio è accreditato per la taratura dei dispositivi di rilevazione delle infrazioni semaforiche e altri 3 per la taratura dei cronotachigrafi.
“E’ stato un importante momento di confronto in un settore, quello della taratura, che sta crescendo a ritmi sostenuti e che richiede standard sempre più elevati, a tutela e a garanzia del cittadino, ma anche delle imprese e delle istituzioni, perché l’affidabilità delle misure è essenziale per la correttezza delle transazioni e alla base della fiducia nel mercato – ha commentato Giuseppe Rossi, Presidente di ACCREDIA.
Per questo ACCREDIA continua a investire nella professionalità dei 73 ispettori e dei tecnici incaricati di verificare la competenza dei Laboratori di taratura, e si impegna a sensibilizzare il mondo delle imprese e la PA sull’importanza della qualità delle misure. Come al convegno di oggi, con l’intervento del servizio studi della Corte Costituzionale, per commentare una sentenza, quella notissima sugli autovelox, che rappresenta una pietra miliare per i Laboratori e, di conseguenza, per ACCREDIA.”