L’Infrastruttura della Qualità, intesa come quadro di riferimento per la definizione e lo sviluppo di regole necessarie ad assicurare e dimostrare ai mercati la qualità di prodotti e servizi, si applica a ogni forma di integrazione economica. Ne fanno parte la metrologia, la normazione, le valutazioni di conformità e l’accreditamento.
È proprio l’accreditamento uno dei pilastri su cui poggia il commercio internazionale, grazie alla sua rilevanza nei processi autorizzativi che consentono agli operatori di valutazione della conformità (organismi e laboratori) di eseguire le verifiche obbligatorie richieste dalla normativa per assicurare la sicurezza dei prodotti importati. Inoltre il valore riconosciuto a una valutazione di terza parte indipendente rende i mercati più efficienti: consumatori e imprese sono disposti pagare per prodotti e servizi, le cui caratteristiche sono segnalate al mercato, un prezzo che ne rispecchi la qualità.
Risulta evidente come il processo di accreditamento e il suo utilizzo siano un fattore di efficienza con effetti significativi nel prevenire e superare gli ostacoli agli scambi presentati dalla disomogeneità nelle procedure di valutazione di conformità tra Paesi. Inoltre oggi la complessità crescente dei prodotti e servizi scambiati richiede forme di tutela e una normativa che sappiano adattarsi velocemente per garantire la salute e la sicurezza dei cittadini. Attraverso un’attestazione di conformità dei requisiti richiesti in base alla normativa di riferimento vengono garantite tutte le tutele necessarie a diffondere la fiducia necessaria al funzionamento dei mercati internazionali.
In Europa il Mercato Unico dimostra come un’efficiente Infrastruttura della Qualità possa essere la base su cui poggiare la più grande area di libero scambio fino ad oggi conosciuta. Il caso del Mercato Unico è un esempio di integrazione economica profonda, grazie alla quale cittadini e imprese vivono in un’area di condivisione, non solo economica, basata su regole comuni. Rappresenta un notevole successo che ha migliorato gli standard di vita e ha sostenuto la crescita del PIL europeo, anche negli ultimi “difficili” anni. Il commercio tra i Paesi UE nel periodo 2009 – 2018 ha avuto una dinamica di crescita doppia rispetto al PIL dell’eurozona.
Il beneficio del sistema di accreditamento in Europa è legato al fatto che, una volta emesso un certificato di accreditamento, questo debba essere obbligatoriamente riconosciuto dalle autorità degli Stati membri in base agli Accordi di mutuo riconoscimento (MLA) di EA (European co-operation for Accreditation) per i quali l’Ente nazionale di accreditamento competente è firmatario. Ciò elimina il sovraccarico superfluo di essere accreditati separatamente in ogni Stato e di far controllare i prodotti da diversi organismi di valutazione della conformità. Vengono così tutelati gli interessi dei cittadini europei, regolando l’immissione di prodotti nel mercato, garantendo la libera circolazione di persone, merci, capitali e servizi nel rispetto della salute e sicurezza dei lavoratori, dell’ambiente e dei consumatori.
Per assicurare l’equivalenza del livello di competenza delle valutazioni di conformità eseguite in Paesi diversi, è previsto un rigoroso sistema di valutazione inter pares gestito da EA, riconosciuta dall’Unione europea, ai sensi del Regolamento CE 765/2008, quale infrastruttura europea di accreditamento. In base a tale sistema, gli Enti di accreditamento nazionali si sottopongono ogni 4 anni ad una “visita ispettiva”. Dal superamento delle verifiche di peer assessment di EA discende lo status di firmatario degli MLA (Multilateral Agreements) che garantiscono la competenza, il rigore procedurale e l’uniformità del modo di operare di tutti gli Enti nazionali di accreditamento membri dell’infrastruttura europea. Gli accreditamenti riconosciuti in base agli accordi di mutuo riconoscimento EA MLA negli ultimi 3 anni (35.276 nel 2018) dimostrano la crescente importanza dell’accreditamento nell’assicurare l’equivalenza dei risultati delle procedure di valutazione di conformità eseguite in qualsiasi Paese membro.
La crescente diffusione delle attività di accreditamento in Europa è ben visibile anche in Italia. Anche negli anni di più profonda crisi economica il numero dei soggetti accreditati ha continuato a crescere, a testimonianza dell’importanza riconosciuta dal mercato ad un’attestazione in grado di agire quale passaporto per l’export, utilizzato dalle imprese per vendere i propri prodotti e servizi oltre in confini nazionali. A fine 2018 erano 1.776 i soggetti accreditati a fronte di oltre 2.000 accreditamenti. Si tratta di un settore, quello delle valutazioni di conformità accreditate, in continua crescita, con un trend 2010-2018 del +50%.
Negli anni più recenti l’inasprirsi dei livelli dei dazi e le tensioni geopolitiche internazionali promosse dall’amministrazione americana hanno reso ancor più importante un coordinamento tra Paesi che renda fluido lo scambio di beni e servizi. l’Unione europea potrebbe diventare un modello a livello globale sui temi di armonizzazione e regolamentazione.
Oltre al modello di integrazione economica profonda promosso con il Mercato Unico, l’UE è riuscita a siglare importanti accordi commerciali preferenziali che includono regole comuni e condivise che prevedano la conformità di prodotti e servizi a standard internazionali verificati attraverso le valutazioni di conformità accreditate. I nuovi accordi di libero scambio come, ad esempio, quelli raggiunti con Canada e Giappone possono rappresentare il modello da seguire per il coordinamento delle Infrastrutture della Qualità nazionali che porti sviluppo e benessere ai mercati e, al contempo, garantisca la tutela della salute e la sicurezza dei cittadini.
L’importanza di tale coordinamento è legata al crescere delle economie e delle preferenze dei consumatori. È facile prevedere che le regolamentazioni tenderanno ad aumentare in molti campi e le diverse Infrastrutture della Qualità nazionali dovranno necessariamente trovare dei punti d’incontro che garantiscano la fluidità degli scambi nel tempo.