Il 4 maggio scorso si è tenuto il XXXI convegno dei Centri di Taratura accreditati nella ormai tradizionale cornice della fiera Affidabilità e Tecnologie di Torino, a cui ACCREDIA ha partecipato anche con un proprio stand.
Il filo conduttore dell’edizione di quest’anno è stato il cambiamento. Cosa cambia nel mondo dell’accreditamento dei Laboratori di taratura, in quali ambiti è richiesto la taratura sotto accreditamento e cosa cambia nelle norme di riferimento.
Di fronte a più di 500 partecipanti, il convegno si è aperto con i saluti istituzionali di ACCREDIA, portati dal Presidente Giuseppe Rossi e dal Vice Presidente Vito Fernicola, in rappresentanza anche dell’Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica (INRIM).
“La crescita dei certificati di taratura emessi, passati da 92mila a oltre 126mila in dieci anni, e dei Laboratori accreditati, 174 a fine 2016, evidenzia una maggiore consapevolezza del mercato sull’importanza dell’affidabilità delle misure e l’aumentata sensibilità verso l’esigenza di taratura degli strumenti utilizzati” ha dichiarato il Presidente Rossi.
Questo il frutto delle attività di verifica condotte dal Dipartimento Laboratori di taratura, comprensive di esami documentali, valutazioni sul campo e accertamenti sperimentali, che nel 2016 hanno impegnato 680 giornate, praticamente raddoppiate in dieci anni. In particolare, per le verifiche ispettive sui Laboratori, il Dipartimento si avvale di 75 professionisti, di cui 6 ispettori di sistema e 56 tecnici, e si avvale di 15 esperti per le attività di valutazione in settori ad alto livello di specializzazione.
“L’attività per l’accreditamento nel settore delle tarature vede ACCREDIA sempre più impegnata – ha continuato Rossi. Proprio in questi giorni rinnoveremo le convenzioni con INRIM e con ENEA. In più, è in fase di approvazione il Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che renderà obbligatoria la verifica periodica e la taratura, effettuata da Laboratori accreditati, degli autovelox e dei tutor utilizzati per la rilevazione della velocità dei veicoli”.
Sul tema degli strumenti di misura utilizzati per l’accertamento del superamento dei limiti di velocità, è intervenuto Francesco Mazziotta della Direzione Generale per la Sicurezza Stradale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che ha anticipato i contenuti di un Decreto alla firma del Ministro. Il provvedimento arriva a quasi due anni di distanza dalla sentenza della Corte Costituzionale – n. 113 del 2015 – sull’incostituzionalità delle regole del Codice della strada nella parte in cui non prevede che tutte le apparecchiature siano sottoposte a verifiche periodiche di funzionalità e taratura.
Il nuovo Decreto attesta che gli strumenti di misura della velocità di veicoli, se usati per l’accertamento delle infrazioni, devono essere sottoposti a taratura da parte di Laboratori di taratura accreditati e rappresenta il formale riconoscimento dell’accreditamento come garanzia di terzietà e indipendenza a protezione del cittadino.
A breve, inoltre, sarà pubblicato anche il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico sulle verifiche periodiche degli strumenti di misura, che prevede la delega agli Organismi autorizzati non solo per contatori di gas ed elettricità ma anche per tutti gli altri ambiti.
Di particolare interesse le riflessioni proposte dall’Avv. Emanuele Montemarano, membro dell’Organismo di Vigilanza di ACCREDIA, sulla natura giuridica delle attività di accreditamento e sulla possibile configurazione dei valutatori o del personale coinvolto nel processo di accreditamento quale incaricati di pubblico servizio, o pubblici ufficiali.
Tornando al contesto propriamente tecnico, Luca Gallegaro, Responsabile della Divisione Nanoscienze e Materiali dell’INRIM, ha illustrato i lavori di ridefinizione di alcune delle grandezze di base del Sistema Internazionale delle Unità di Misura. Entro il 2019 sarà operativa la nuova definizione del campione dell’unità di massa e dell’unità di corrente elettrica, che non comporterà particolari cambiamenti nelle attività accreditate se non delle differenze nella descrizione dell’origine della riferibilità a livello di certificati emessi dagli Istituto di Metrologia Nazionali.
Infine, sono state affrontate le modifiche normative in materia di accreditamento e valutazione della conformità, dal nuovo standard ISO/IEC 17011 per gli Enti di accreditamento, tuttora in fase di discussione, alla norma ISO/IEC 17025 per i Laboratori di prova e di taratura, in attesa di emissione, alla ISO 17034 per i Produttori di materiali di riferimento, di recente pubblicazione.