Dalla collaborazione tra Accredia, UNI (Ente nazionale di normazione) e ITACA (Istituto per l’innovazione e trasparenza degli appalti e la compatibilità ambientale) nasce il primo corso di formazione nazionale per il personale delle stazioni appaltanti sui temi dell’Infrastruttura per la Qualità, dall’accreditamento alla normazione, dalle certificazioni alle ispezioni, alle prove accreditate.
Il corso, destinato alle Pubbliche Amministrazioni che promuovono la realizzazione di opere e acquisti e, in particolare, ai responsabili unici dei procedimenti (RUP), attua il Protocollo d’intesa sottoscritto dalle parti che prevede la collaborazione dei tre Enti nella realizzazione di attività di formazione, diffusione e aggiornamento.
Sono 120.000 i RUP coinvolti, delle circa 30.000 stazioni appaltanti, che hanno tempo fino al 30 settembre per completare il corso, erogato in modalità e-learning attraverso le piattaforme delle Regioni e di ITACA. 7 i moduli didattici, composti da video, testi e verifiche di apprendimento, necessarie per il rilascio dell’attestato da parte degli Osservatori regionali dei contratti pubblici.
Il Codice Appalti attribuisce un ruolo centrale alla normazione tecnica e alle valutazioni della conformità accreditate – svolte dagli organismi di certificazione e ispezione e dai laboratori di prova e di taratura – per assicurare la qualità di lavori, beni e servizi e dimostrare la rispondenza ai requisiti previsti dal bando.
Se da una parte questi strumenti vengono sempre più richiamati, a testimonianza del loro valore, dall’altra si registra una scarsa conoscenza da parte delle stazioni appaltanti. La preparazione professionale di chi opera nel settore è ancor più importante alla luce del nuovo Decreto Semplificazioni, che interviene in maniera decisa in materia di contratti pubblici, costruzioni, procedimenti e responsabilità. Alla semplificazione delle norme deve essere infatti affiancata la conoscenza specialistica degli operatori, affinché il denaro pubblico sia speso con trasparenza, efficacia ed efficienza e sia garantita la qualità delle prestazioni e dei beni e servizi acquistati.
“Le amministrazioni pubbliche riconoscono sempre più la rilevanza delle certificazioni accreditate, utili non solo per verificare i requisiti richiesti di beni, servizi e lavori ma anche per semplificare il lavoro delle stazioni appaltanti, che si affidano alle attività di verifica svolte dagli organismi e dai laboratori accreditati” – ha affermato Giuseppe Rossi, Presidente di Accredia.
“Ma affinché si possa usufruire dei vantaggi di tali certificazioni è necessario che il loro richiamo sia preciso e puntuale, così da evitare confusione per le imprese e contenzioso con la PA. Per questo, Accredia da tempo si è attivata per fornire tutto il suo supporto, sia diffondendo delle Linee Guida per le stazioni appaltanti, per redigere bandi di gara dove sono richiamate le valutazioni di conformità, sia mettendo a disposizione le proprie banche dati su accreditamenti e certificazioni per fornire tutte le informazioni utili, sia attraverso corsi di formazione, che diventano sempre più importanti, alla luce delle nuove disposizioni normative”.
“UNI opera, con il riconoscimento di legge dato dal D.Lgs. 223/2017, per la definizione di norme per la sicurezza ed i requisiti, gli standard, di impianti, prodotti, processi, servizi a livello nazionale, europeo e internazionale. Il riferimento agli standard nella progettazione e nell’esecuzione delle opere pubbliche è garanzia di tutela dei diritti dei lavoratori, di salvaguardia dell’ambiente, di capacità e competenza professionale e di qualità delle realizzazioni – afferma il Presidente UNI Piero Torretta. “Conoscere contenuti e modalità di applicazione degli standard è fondamentale per consentire l’efficacia negli investimenti e l’efficienza nell’uso delle risorse pubbliche”.
“L’esperienza straordinaria realizzata nel 2018 con il Piano Nazionale di Formazione sugli Appalti da parte di ITACA e delle Regioni – dichiara Anna Casini, Presidente di ITACA e Vicepresidente della Regione Marche – ci ha permesso di scoprire quanto sia strategico il ruolo della formazione continua negli appalti pubblici. Un’Amministrazione con solide capacità e competenze saprà rispondere efficacemente alla complessità che è propria di un approvvigionamento pubblico. Inoltre – continua Casini – stiamo mettendo a frutto proprio quella esperienza che ci ha permesso di valorizzare l’enorme potenzialità di un sistema a rete delle Regioni e delle Province autonome, idoneo a favorire un processo formativo diffuso e omogeneo sull’intero territorio nazionale”.