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Il vocabolario dell’accreditamento si è rinnovato. All’insegna della coerenza

Notizia
16 luglio 2021

Dal 2004 è il riferimento normativo per il vocabolario e i principi generali della valutazione della conformità e dell’accreditamento, e nel 2020 è cambiata: dell’ultima UNI CEI EN ISO/IEC 17000 scrive Carmine Reda di Enel sulla rivista U&C.

Aggiornata e recepita a livello nazionale a fine 2020, la UNI CEI EN ISO/IEC 17000 “Valutazione della conformità – Vocabolario e principi generali” è la norma che da oltre 20 anni rappresenta il riferimento terminologico del mondo della valutazione della conformità e dell’accreditamento.

Poiché la sua edizione risaliva al 2004, la revisione ha dovuto rispondere all’esigenza di aggiornare le definizioni e aggiungere concetti e nuovi termini, senza tuttavia alterarne il sistema sottostante. Le modifiche del 2020 hanno quindi tenuto conto di diversi aspetti:

  • la terminologia aggiornata impiegata in altre fonti normative (ISO 9000:2015; Appendice SL della Direttiva ISO IEC parte 1 – High Level Structure; norme di valutazione della conformità ripubblicate dopo il 2004)
  • i nuovi termini introdotti dal progresso tecnologico
  • i cambiamenti intervenuti nel frattempo nelle modalità operative dei settori della valutazione della conformità
  • le diverse accezioni dei termini a seconda del campo di applicazione.

In un articolo redatto per la rivista di UNI “U&C – Unificazione e Certificazione” all’interno del dossier “Le “nuove frontiere” della valutazione della conformità”, di cui Accredia pubblica tutti i contributi, Carmine Reda di Enel, Presidente UNI/CT 052 “Valutazione della Conformità”, approfondisce la ratio alla base delle modifiche di questo strumento fondamentale per interpretare i concetti della valutazione della conformità.

La revisione, svolta dal Gruppo di lavoro ISO denominato WG49, ha rispettato alcuni vincoli stringenti: salvaguardare i principi espressi nella norma ISO 704 “Terminology work – Principles and methods” (norma di riferimento per la realizzazione dei vocabolari ISO nei diversi ambiti di normazione) e il sistema dei concetti contenuto nella stessa ISO 17000, sul quale si basano tutte le norme della valutazione della conformità.

Fondamentale soprattutto non intaccare il cosiddetto «approccio funzionale» che organizza la valutazione della conformità nelle tre funzioni:

  • selezione (di elementi di cui occorre valutare la conformità)
  • determinazione (le attività finalizzate a ottenere i dati e le informazioni necessarie a stabilire il soddisfacimento o meno dei requisiti)
  • riesame-decisione-attestazione (verificare l’adeguatezza e completezza delle attività di selezione e determinazione stabilite e di quelle effettivamente svolte per giungere all’attestazione finale riguardo al soddisfacimento o meno dei requisiti).

In particolare, è stato impiegato lo strumento dei diagrammi concettuali previsti dalla ISO 704 per la realizzazione dei lavori terminologici, come ausilio per la costruzione di un corpo coerente di definizioni, mappa per individuarne la collocazione più appropriata e impalcatura per una corretta definizione e interrelazione dei diversi concetti tra loro.

A seguito della revisione, la norma UNI CEI EN ISO/IEC 17000 si è arricchita dei seguenti nuovi termini e relative definizioni: oggetto di valutazione della conformità; proprietario (di un sistema o di uno schema di valutazione della conformità); imparzialità; indipendenza; validazione; verifica; decisione; scadenza; ripristino.

Sono state modificate le definizioni dei seguenti termini:

– valutazione della conformità: per evidenziare il possibile esito negativo della dimostrazione del soddisfacimento dei requisiti
– accreditamento: per adeguare il concetto allo stato dell’arte, inserendo, oltre alla dimostrazione della competenza dell’organismo o laboratorio, anche quella della sua imparzialità e coerenza nell’operare
– audit: per eliminare i requisiti contenuti nella precedente definizione e cogliere l’essenza del concetto dandogli maggiore generalità
– prova e ispezione: per chiarire la differenza essenziale fra i due concetti. A causa dell’uso storico di questi termini c’è una sovrapposizione tra i relativi concetti. La stessa attività può essere identificata da alcuni come “prova” e da altri come “ispezione”. Il punto di vista dell’utente che lo porta a classificare l’attività come “prova” o “ispezione” è importante nel determinare quale norma di valutazione della conformità è applicabile al soggetto che esegue l’attività
– ente di accreditamento (Accreditation Body): la definizione letterale “organismo autorevole che opera l’accreditamento” è stata oggetto di ripetute e approfondite discussioni centrate sull’attributo “autorevole” ritenuto da molti un requisito e pertanto da eliminare dalla definizione. Altro elemento di discussione, connesso col primo, era su “chi” conferisce l’autorità all’AB. Si è raggiunto il consenso su: a) mantenere nella definizione la parola “autorevole”, riconoscendo l’autorevolezza come essenziale a definire il concetto di AB e non già un requisito; b) modificare la nota per comprendere altre fonti, diverse dal governo, da cui l’AB può ricevere autorità e riconoscimento
– sistema di valutazione della conformità: per eliminare un termine superfluo
– campionamento
: per eliminare un difetto di circolarità e un requisito indebitamente presente e, infine, per includere due note volte a illustrare alcune caratteristiche del concetto.

Sono state chiarite alcune differenze concettuali: la differenza fra sistema e schema di valutazione della conformità – il sistema descrive regole e procedure per gestire uno o più schemi; lo schema definisce regole e procedure per eseguire la valutazione della conformità – e la differenza fra partecipanti e membri – partecipante è il soggetto che partecipa allo schema o al sistema di valutazione della conformità e applica le regole, ma non le scrive né le approva: prerogativa, questa, dei membri.

La norma UNI CEI EN ISO/IEC 17000:2020 è quindi il risultato di un attento lavoro terminologico all’insegna dellessenzialità e della coerenza complessiva, e costituisce già il riferimento per lo sviluppo delle nuove norme di valutazione della conformità e per l’interpretazione e la revisione di quelle esistenti.

L’articolo completo “La revisione del vocabolario” di Carmine Reda è stato pubblicato nel Dossier di U&C – Unificazione&Certificazione di UNI (n. 4/Aprile 2020) “Le “nuove frontiere” della valutazione della conformità” a cura di Marco Cibien, Funzionario Tecnico – Direzione Normazione UNI.