La valorizzazione delle banche dati Accredia, oggetto della Convenzione con Istat, ha portato alla realizzazione di analisi di dettaglio sulla diffusione, tra le imprese esportatrici, dei sistemi di gestione certificati dagli organismi accreditati da Accredia. Dalla collaborazione è nata la nuova Statistica Report “Diffusione della certificazione accreditata dei sistemi di gestione tra le imprese esportatrici” che aggiorna e arricchisce le precedenti analisi sul tema.
Per un’impresa, la certificazione accreditata di un sistema di gestione può rappresentare uno strumento di monitoraggio della correttezza di tutte le fasi di produzione, contribuendo a garantire una qualità costante dei prodotti e servizi. Attraverso i sistemi di gestione viene alimentata la partecipazione delle imprese, in qualità di fornitori, a catene produttive dislocate su più Paesi.
Negli ultimi tre anni di analisi (2017-2019) la quota di imprese certificate sul totale delle imprese esportatrici, seppur di poco, è aumentata, attestandosi al 16% nel 2019, per un totale di circa 20mila imprese esportatrici certificate.
Complessivamente, nel 2019, il valore delle merci esportate dalle imprese certificate era di circa 240 miliardi di euro, pari al 54% del valore totale esportato.
I settori di attività economica nei quali sono maggiormente diffusi i sistemi di gestione, con percentuali che vanno dal 42% al 54%, sono tutti caratterizzati da un alto livello di standardizzazione. In particolare, la chimica farmaceutica e la fabbricazione di autoveicoli sono tra i settori che maggiormente ricorrono alla certificazione accreditata dei sistemi di gestione.
Le imprese certificate, sono tipicamente più strutturate e proporzionalmente più presenti nel mercato europeo. Tale evidenza, già emersa nell’analisi della diffusione della certificazione tra le imprese esportatrici, legata alla dimensione aziendale, viene confermata anche analizzando la propensione all’export per classe di addetti. Il grado di apertura internazionale delle imprese, misurato dalla propensione all’export, evidenzia un differenziale positivo per quelle in possesso di un sistema di gestione certificato, soprattutto se di grandi dimensioni.
Una delle possibili spiegazioni del legame tra internazionalizzazione e certificazione è il coinvolgimento delle imprese esportatrici certificate nelle catene del valore globali. La certificazione accreditata, come evidenza della rispondenza a standard di produzione internazionali, qualifica le imprese come fornitori affidabili. Ciò è tanto più vero in mercati avanzati come, ad esempio, quello tedesco, in cui la certificazione accreditata è un titolo normalmente richiesto ai fornitori, siano essi domestici o internazionali.
Le imprese certificate sono più internazionalizzate quindi, ma anche più produttive. Negli ultimi tre anni di analisi (2017 – 2019) è sempre stato verificato un differenziale positivo di produttività (rapporto tra valore aggiunto e addetti dell’impresa esportatrice) tra le imprese esportatrici certificate e le altre esportatrici.
Verifichiamo sui dati 2019, così come nel biennio precedente, che la maggior produttività delle certificate cresce al diminuire della dimensione aziendale, arrivando nelle micro imprese a 22mila euro. D’altro canto è abbastanza intuitivo immaginare che le grandi imprese siano già strutturate e tendano a una maggiore efficienza organizzativa rispetto alle PMI e alle micro imprese, beneficiando meno, proporzionalmente, dei benefici di un sistema di gestione certificato.
La produttività delle imprese esportatrici declinata per macroarea geografica evidenzia il suddetto differenziale indipendentemente dalla provenienza dell’impresa.
Le imprese che quotidianamente si confrontano con i mercati internazionali devono, più di altre, dotarsi di strumenti di differenziazione che ne migliorino il posizionamento lungo le filiere produttive. Allo stesso tempo con la certificazione accreditata dei sistemi di gestione riescono a ottimizzare i processi organizzativi e ad aumentare l’efficienza. In particolar modo le PMI, rispetto alle grandi imprese, beneficiano maggiormente di tali strumenti che facilitano la penetrazione nei mercati internazionali.