Nel 2020 l’Assemblea Generale dell’ONU ha proclamato il “Decade of Action for Road Safety 2021-2030” con l’obiettivo di ridurre del 50% i feriti e le vittime della strada entro la fine del decennio. In Italia, il Piano nazionale della sicurezza stradale 2030 si pone lo stesso obiettivo.
In questo contesto interviene anche l’accreditamento, con la verifica di competenza degli organismi che certificano i sistemi di gestione della sicurezza stradale secondo la norma UNI ISO 39001:2016.
Le organizzazioni possono dunque certificarsi con l’obiettivo di limitare il numero degli incidenti gravi e mortali che avvengono sulle strade. Certificazione che garantisce anche vantaggi e benefici di natura economica e giuridica, contribuendo inoltre a migliorarne l’immagine sul mercato.
La sicurezza stradale nel mondo
Ogni anno sulle strade di tutto il mondo si registrano 1,24 milioni di morti e oltre 50 milioni di incidenti di grave entità. Sono dati che una ricerca internazionale promossa dall’Organizzazione Mondiale per la Sanità ha fatto emergere riportando che per i singoli Paesi la stima del costo di questi fattori è compresa in media tra l’1% e il 3% del Pil.
Per questo, nel 2020 l’Assemblea Generale dell’ONU ha adottato la risoluzione A/RES/74/299 Improving global road safety” e proclamato il “Decade of Action for Road Safety 2021-2030”. L’obiettivo? Ridurre del 50% il numero di vittime della strada e di feriti entro la fine del decennio. A tale scopo è stato sviluppato un piano globale d’azione che prevede vari step da raggiungere entro il 2030, invitando i Governi nazionali e locali, oltre alle altre parti interessate, a adottarne i suggerimenti.
La situazione in Italia
In accordo con il progetto internazionale dell’ONU, la delibera 14 aprile 2022 del Comitato Interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile ha approvato il Piano nazionale della sicurezza stradale 2030. Proprio per ridurre del 50% entro questa data il numero dei decessi e dei feriti gravi sulle strade.
Il Piano punta alla sicurezza sulle strade attraverso interventi infrastrutturali per 14 miliardi di euro da realizzare anche tramite i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). In questo senso, le organizzazioni devono sempre più e sempre meglio riconoscere e gestire, all’interno dei propri processi, le fonti di rischio stradale e le opportune misure da mettere in campo per la loro mitigazione.
Il sistema di gestione UNI ISO 39001
Per mitigare il rischio e gestire tutte le variabili della propria attività che possono contribuire alla riduzione di morti e infortuni gravi, le organizzazioni possono implementare e certificare sotto accreditamento un sistema di gestione della sicurezza stradale.
La norma di certificazione è la UNI ISO 39001 “Sistemi di gestione della sicurezza del traffico stradale (RTS) – Requisiti e guida all’utilizzo”, non a caso inserita fra gli obiettivi della Missione n. 3 del PNRR che prevede un pacchetto di investimenti destinati anche al raggiungimento della sicurezza stradale.
La norma definisce i requisiti che ogni organizzazione operante nel sistema stradale deve rispettare per ottenere e mantenere la certificazione attraverso un organismo accreditato. Uno strumento che aiuta a. La UNI ISO 39001 si basa sul modello PDCA e, quindi, è facilmente integrabile con altre norme di sistema di gestione come la UNI ISO 45001 per la sicurezza sul lavoro, la UNI ISO 9001 per la qualità e la UNI ISO 14001 per la gestione ambientale.
Le organizzazioni interessate alla certificazione accreditata sono dunque le imprese del settore pubblico e privato di tutte le dimensioni, le imprese che operano nel settore dei trasporti e della logistica su gomma, quelle che offrono il servizio di trasporto a persone, e ogni organizzazione chiamata a pianificare, gestire e controllare le infrastrutture stradali secondo il D.M. 137/2012.
I vantaggi della certificazione accreditata
Implementare il sistema di gestione della sicurezza stradale porta l’organizzazione a adottare soluzioni concrete che portano vantaggi in termini di sicurezza e di ottimizzazione dei processi aziendali. Ad esempio, attraverso i sistemi GPS l’azienda può localizzare e assistere il lavoratore e definire quelli che sono i momenti di pausa stabiliti per legge, costruendo così un sistema premiante che ne evidenzia l’impegno nei confronti della tutela del lavoratore e nella riduzione dei rischi stradali.
Attraverso la certificazione UNI ISO 39001 sotto accreditamento, inoltre, vengono garantiti il rispetto dei programmi di manutenzione dei mezzi, l’organizzazione delle aree di carico, scarico e sosta e il controllo delle autorizzazioni. Una garanzia anche per le aziende certificate che gestiscono la segnaletica stradale nei cantieri e che, collaborando con la Pubblica Amministrazione, contribuiscono al miglioramento della viabilità e, di conseguenza, della sicurezza stradale.
L’accreditamento degli organismi
Per regolare l’attività degli organismi che rilasciano la certificazione a norma UNI ISO 39001, Accredia ha emesso una nuova edizione della Circolare DC N° 16/2023 “Accreditamento ambito ISO/IEC 17021-1 – schema RTS – Road Traffic Safety, per la certificazione di sistemi di gestione ai sensi della UNI ISO 39001:2016”.
Il documento illustra le diverse casistiche che si possono verificare, anche in base agli accreditamenti già posseduti dall’organismo di certificazione che presenta la domanda di accreditamento o di estensione. Infatti, la norma di riferimento è la UNI CEI EN ISO IEC 17021-1, ma i requisiti aggiuntivi cambiano a seconda che l’organismo abbia già rilasciato certificazioni per altri sistemi di gestione, come sicurezza sul lavoro, qualità e ambiente.