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Smart city e innovazione: il contributo della certificazione accreditata

Pillole di Osservatorio
03 luglio 2023

Le città intelligenti, o smart cities, incorporano soluzioni ICT all’avanguardia per rispondere alle esigenze delle imprese e dei cittadini. L’elevato livello di standardizzazione richiede elementi di prova certi, che l’accreditamento può garantire.

Il concetto di smart city, introdotto per la prima volta negli anni Novanta, ha cominciato a guadagnare popolarità negli anni 2000. Si tratta di una soluzione strategica alle problematiche associate all’irreversibile processo di agglomerazione urbana, che contribuisce all’incremento del benessere dei cittadini e genera una crescita economica sostenibile. Le città sono infatti una piattaforma ideale per la sperimentazione di innovazioni basate sull’uso delle nuove tecnologie digitali, perché vi coesistono molteplici problematiche eterogenee, dalla congestione del traffico all’inquinamento, alla gestione energetica, all’accessibilità ai servizi.

Citando l’intervento di Ignazio Visco, Governatore della Banca d’Italia, al Convegno di Banca d’Italia e Istat “Lo sguardo lungo: il dividendo demografico nell’analisi dell’economia italiana” del 6 giugno scorso a Roma: “Non si potrà in prospettiva che prestare maggiore attenzione alla pianificazione urbana (…). Per sfruttare le economie di agglomerazione e limitare i costi di congestione che vi si associano, sarà cruciale concepire città sempre più accoglienti e sostenibili, con infrastrutture più adeguate alle esigenze dei cittadini. Ma questo richiederà di disporre di maggiori informazioni, non solo di natura socio-economica”.

 


Smart cities


Parliamo di un ecosistema urbano in cui le tecnologie digitali, mentre sono impiegate per migliorare la qualità della vita, la sostenibilità e l’efficienza dei servizi, contribuiscono anche alla crescita economica dei centri urbani e alla loro riqualificazione. Le smart cities rappresentano una visione olistica dell’urbanizzazione, in cui le tecnologie intelligenti vengono integrate nell’infrastruttura urbana. Vengono utilizzati sensori, reti di comunicazione avanzate e analisi dei dati per ottimizzare il funzionamento organico delle città.

È per questo che una delle sfide principali nello sviluppo delle smart cities è garantire l’interoperabilità e l’integrazione delle diverse soluzioni tecnologiche utilizzate. In questo, gli standard tecnici svolgono un ruolo fondamentale, fornendo linee guida e specifiche tecniche per garantire l’interoperabilità tra i dispositivi e i sistemi utilizzati.

 


Innovazione tecnologica


Le tecnologie utilizzate sono diverse e in continua evoluzione; includono tecnologie come l’Internet of Things (IoT) e numerose applicazioni di intelligenza artificiale (IA). Prerequisito essenziale per il funzionamento di pressoché ogni soluzione tecnica recentemente sviluppata è la connettività di rete per raccogliere e analizzare una grande quantità di informazioni in tempo reale. Queste informazioni vengono dunque utilizzate per ottimizzare l’utilizzo delle risorse, migliorare i servizi pubblici, promuovere la partecipazione dei cittadini e prendere decisioni informate per il benessere della comunità.

I big data (insieme di dati di dimensioni eccezionalmente grandi, complesse e variabili, che richiede strumenti, metodi e approcci dedicati per l’elaborazione, l’analisi e l’estrazione di informazioni significative) sono un prerequisito essenziale per il funzionamento della città intelligente. Emergono di contro alcune criticità legate alla tutela della privacy dei cittadini, così come profili di rischio nuovi che riguardano il cyberspazio all’interno del quale, come abbiamo detto, si sviluppano molti dei servizi di una smart city.

 


Conformità agli standard


La protezione dei dati personali e la sicurezza delle reti sono elemento essenziale per il funzionamento di tecnologie avanzate che sfruttino l’interoperabilità delle banche dati. Oggi sappiamo che la conformità rispetto a standard tecnici e normative contribuisce significativamente alla definizione e pianificazione di strategie efficaci di cybersecurity.

Ma la conformità a standard significa anche capacità di poter dimostrare, attraverso riferimenti obiettivi, la bontà delle proprie strategie di fronte a terzi. Quest’ultimo aspetto poggia sulla competenza e imparzialità dei soggetti accreditati che rilasciano le valutazioni di conformità. Il contributo dei servizi accreditati forniti dagli organismi di certificazione e ispezione e dai laboratori di prova nella mitigazione del rischio è, in questo senso, significativo.

 


Certificazioni accreditate


I servizi accreditati possono riguardare diversi aspetti della sicurezza informatica, come la protezione dei dati, l’identificazione e l’autenticazione degli utenti, la sicurezza delle reti e la gestione delle vulnerabilità. Non è sorprendente il fatto che i soggetti coinvolti, organismi e laboratori, siano in continua crescita, come testimoniano i dati degli accreditamenti rilasciati da Accredia.

In particolare, gli organismi di certificazione accreditati per la certificazione dei sistemi di gestione per la sicurezza delle informazioni (ISO/IEC 27001) e per i servizi informatici (ISO/IEC 20000-1) sono in aumento da diversi anni, e nel 2023 hanno raggiunto quota 21 e 9, rispettivamente.

I dati evidenziano che l’accreditamento accompagna l’evoluzione tecnologica della società, garantendo che le attività in ambito cybersecurity vengano sviluppate sulla base di standard internazionali, alimentando trasparenza, terzietà e competenza degli organismi che certificano.

L’efficacia dei sistemi di gestione nel mitigare il rischio informatico è riconosciuta dalle imprese, come dimostra la crescita del numero di siti aziendali certificati, soprattutto negli ultimi anni.

I servizi accreditati possono anche facilitare la collaborazione tra i diversi attori coinvolti nello sviluppo delle città intelligenti, come governi locali, aziende private e cittadini, favorendo l’allineamento delle strategie e l’efficacia delle politiche di sviluppo proposte.