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Benessere animale: presentati i disciplinari per la certificazione accreditata SQNBA

Notizia
20 maggio 2024

Le bozze dei disciplinari contengono gli impegni da rispettare per la certificazione volontaria sotto accreditamento del Sistema di Qualità Nazionale Benessere Animale. Strumento di trasparenza e valore per gli allevatori, la filiera e i consumatori.

Lo scorso aprile, in un incontro congiunto tra il Ministero della Salute, il Ministero dell’Agricoltura e Accredia, sono state presentate le bozze dei 5 disciplinari necessari alla certificazione accreditata del Sistema di Qualità Nazionale Benessere Animale (SQNBA). Hanno partecipato in presenza 70 rappresentanti del partenariato istituzionale, economico e sociale, mentre in collegamento streaming i lavori sono stati seguiti da quasi 600 utenti.

SQNBA vuole offrire agli allevatori e alle aziende della filiera la possibilità di comunicare al mercato il valore aggiunto dei propri sistemi di gestione e dei prodotti ottenuti da allevamenti aderenti al sistema.

Inoltre, definisce una norma unica di riferimento nella certificazione volontaria relativa al benessere animale, con l’obiettivo di favorire un’informazione più chiara nei confronti del consumatore, e di rafforzare la sostenibilità ambientale, economica e sociale nelle produzioni di origine animale, dagli allevamenti alla filiera.

 


Verso una filiera zootecnica sostenibile


Il Sistema di Qualità Nazionale Benessere Animale è stato istituito ai sensi dell’art. 224 bis della Legge 77/2020, stabilendo che l’adesione al sistema è volontaria e “in conformità a regole tecniche relative all’intero sistema di gestione del processo di allevamento degli animali destinati alla produzione alimentare, compresa la gestione delle emissioni nell’ambiente, distinti per specie, orientamento produttivo e metodo di allevamento”.

Il percorso di certificazione accreditata, previsto dal SQNBA secondo i requisiti individuati dal Comitato Tecnico Scientifico per il Benessere Animale (CTSBA), è in linea con la PAC 2023/2027, il PNRR e la strategia UE “Farm to Fork”. E sostiene la valorizzazione e la crescita della filiera zootecnica indirizzandola verso una produzione alimentare sostenibile.

 


L’accreditamento per la certificazione ISO/IEC 17065


L’iter di certificazione è stato studiato per migliorare il benessere animale, la sostenibilità dei processi produttivi e la trasparenza nei confronti dei cittadini, attraverso una certificazione di prodotto/processo che viene rilasciata da organismi accreditati UNI CEI EN ISO/IEC 17065 in conformità al Regolamento CE 765/2008.

L’organismo di certificazione che intende operare nell’ambito del SQNBA deve essere in possesso del certificato di accreditamento in corso di validità e iscritto nell’elenco del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (MASAF).

Attraverso la consultazione della piattaforma informatica ClassyFarm (sistema informativo del Ministero della Salute gestito dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia ed Emilia Romagna), l’organismo può verificare direttamente se l’operatore che richiede la certificazione abbia soddisfatto, o meno, i pre-requisiti legislativi d’accesso all’iter di certificazione accreditata per gli operatori della produzione primaria.

Parliamo di requisiti specifici per specie, orientamento produttivo e metodo di allevamento, definiti nei disciplinari e sostanzialmente riconducibili alle macroaree del benessere animale, delle norme di biosicurezza e del corretto uso del farmaco.

 


I disciplinari SQNBA


L’incontro di aprile è servito per presentare le indicazioni operative necessarie agli allevatori nel processo di adesione al Sistema. In quell’occasione, il MASAF, il Ministero della Salute e i componenti del CTSBA – di cui fa parte Silvia Tramontin, Vice Direttrice Generale di Accredia – hanno presentato le cinque bozze dei Disciplinari Tecnici SQNBA declinati per specie animale e per metodo di allevamento:

  • bovini da carne allevati in stalla, con più di 50 capi
  • bovini allevati in piccoli allevamenti con o senza ricorso al pascolo
  • bovini allevati con ricorso al pascolo o integralmente al pascolo, con più di 50 capi
  • bovini da latte allevati in stalla, con più di 50 capi
  • suini da ingrasso (oltre 50 kg) allevati all’aperto.

I Disciplinari Tecnici sono ancora in stato di bozza in attesa del termine delle consultazioni. Saranno successivamente trasmessi alla Conferenza Stato-Regioni e, infine, adottati con Decreto del MASAF di concerto con il Ministero della Salute.

La comunicazione permetterà, dunque, di verificare sia l’origine certificata del prodotto sia il livello di certificazione ottenuto, e il consumatore potrà acquistare in modo consapevole, contribuendo a orientare il sistema verso un cambiamento sostenibile.