Il DigCompEdu Framework, sviluppato dal JRC – Join Research Center su incarico dalla Commissione Europea, è da novembre 2017 il quadro comune europeo per le competenze digitali degli educatori per tutti i livelli di istruzione.
In questo ambito, Accredia fornisce chiarimenti agli organismi che vogliono certificare le competenze digitali dei docenti e formatori, illustrandone termini e requisiti nella Circolare Tecnica DC N° 20/2024 “Chiarimenti e disposizioni in merito all’accreditamento, ambito PRS, per le certificazioni delle competenze digitali in coerenza con l’European Framework for the Digital Competence of Educators – DigCompEdu”.
Sul mercato operano già degli organismi accreditati che certificano le competenze digitali dei cittadini, su schemi basati sul Framework DIGCOMP 2.2, ma la novità è ora la certificazione accreditata secondo il Framework DigCompEdu per l’attestazione delle competenze digitali dei docenti e formatori.
Da oggi Accredia:
La certificazione delle competenze per i CCNL
La certificazione accreditata delle competenze è uno strumento di qualificazione e distinzione che viene sempre più spesso valorizzato anche nei Contratti Collettivi Nazionali dei Lavoratori.
Come nel CCNL dei lavoratori domestici in cui babysitter, colf e badanti possono ottenere un’integrazione retributiva conseguendo la certificazione accreditata secondo la norma UNI 11766:2019. O come nel CCNL dei doppiatori, dove, alla voce “Adattatore dialoghista”, viene inserito il riferimento normativo della UNI 11591:2022 per la definizione dei requisiti di conoscenza, abilità, autonomia e responsabilità.
O, ancora, come nel recente CCNL del personale del comparto istruzione e ricerca che prevede, per il personale ATA inserito nelle graduatorie di III fascia, il possesso di una certificazione internazionale di alfabetizzazione informatica, rilasciata da un organismo accreditato.
La certificazione accreditata DigCompEdu
Recependo quanto disposto dai Decreti del Ministero dell’Istruzione 291 del 30 settembre 2021 e 66 del 12 aprile 2023, Accredia ora concede l’accreditamento agli schemi proprietari che dimostrino la piena coerenza al DigCompEdu Framework rispettando i requisiti indicati nella Circolare Tecnica DC N° 20/2024.
Con la circolare, Accredia offre delle linee guida per la definizione delle regole di certificazione, con lo scopo di assicurare valutazioni documentate a garanzia dell’oggettività, dell’equità e della validità delle prove d’esame, condotte anche da remoto.
Inoltre, fornisce indicazioni per definire i criteri di conduzione delle prove di esame, i requisiti per il personale addetto alla valutazione della conformità, i contenuti e la validità del certificato di conformità, il centro di esame o organismo di valutazione, la migrazione o il trasferimento dei certificati da altri schemi.
L’iter di accreditamento
Come spiega la Circolare tecnica DC N° 20/2024, le certificazioni in accordo al Framework DigCompEdu devono essere rilasciate da organismi accreditati secondo i requisiti della norma UNI EN ISO/IEC 17024:2012 e in base a requisiti aggiuntivi applicabili.
L’organismo interessato deve essere conforme a:
A seconda degli accreditamenti posseduti, l’organismo affronterà un diverso numero di giornate di verifica secondo varie casistiche.
Organismo accreditato secondo la UNI CEI EN ISO/IEC 17024:2012:
Organismo accreditato per schemi diversi dalla UNI CEI EN ISO/IEC 17024:2012:
Organismo non accreditato in nessuno schema:
Per il mantenimento dell’accreditamento, fatta eccezione per situazioni particolari descritte nella Circolare, vengono effettuate 2 verifiche in sede e 2 in accompagnamento nel ciclo di accreditamento.