L’accreditamento è riconosciuto dal governo e dalle istituzioni come un efficace strumento di garanzia e affidabilità delle certificazioni, ispezioni, prove e tarature, a sostegno delle politiche pubbliche, per la tutela dell’ambiente e la qualità agroalimentare, per la sicurezza delle persone, dei prodotti, delle informazioni.
Accredia ha una funzione di supporto tecnico rispetto al ruolo e alle competenze della Pubblica Amministrazione, ma è sempre più spesso chiamata a rispondere del buon funzionamento delle regole in determinati settori, dagli appalti alle professioni non regolamentate, dalla salute all’ambiente, all’energia, dalla conservazione delle informazioni digitali al trattamento dei dati personali.
Governo e Pubblica Amministrazione possono sviluppare politiche economiche e industriali efficaci attraverso lo strumento dell’accreditamento, che contribuisce a:
Sulla base di apposite convenzioni con i Ministeri, Accredia è chiamata a qualificare le certificazioni, ispezioni, prove e tarature nei settori cogenti, quali quello dei prodotti agroalimentari e di consumo, dell’industria e dei trasporti, regolati da direttive o regolamenti europei, o da provvedimenti nazionali, a tutela della salute dei consumatori e della sicurezza dell’ambiente.
Gli organismi e i laboratori che intendano operare in questi ambiti – che spesso prevedono il rilascio della marcatura CE sui prodotti – devono preventivamente ottenere l’accreditamento per poter conseguire l’autorizzazione ministeriale e, ove applicabile, la notifica alla Commissione europea da parte del Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Nei settori cogenti, quindi, l’accreditamento è un pre-requisito necessario per poter svolgere attività di valutazione della conformità.