Entro il 15 settembre 2018, le imprese certificate secondo le norme UNI EN ISO 9001:2008 e UNI EN ISO 14001:2004 sono chiamate ad adeguare la propria certificazione alle edizioni 2015 delle due norme ISO più diffuse al mondo (circa un milione e mezzo di imprese, quasi 200 mila in Italia).
Le aziende che effettuino audit di sorveglianza o rinnovo senza allinearsi ai nuovi standard, incorrerebbero in costi maggiori, perché obbligate a rifare un audit di adeguamento alla versione 2015 entro il prossimo settembre.
Inoltre dal 15 marzo 2018 gli organismi di certificazione dovranno svolgere tutte le verifiche per la prima certificazione, le sorveglianze o i rinnovi, secondo le nuove edizioni delle due norme. Lo ha deciso IAF (international Accreditation Forum) nel corso dell’Assemblea Generale tenutasi a Vancouver lo scorso ottobre.
“E’ importante sensibilizzare il mercato – segnala Lorenzo Orsenigo, Presidente di Conforma (una delle Associazioni socie di Accredia che rappresentano gli organismi e i laboratori accreditati) – perché siamo prossimi alla scadenza. Le verifiche richiedono una programmazione, quindi consigliamo alle imprese di attivarsi in tempo. Se si venisse a creare una concentrazione delle richieste di adeguamento negli ultimi mesi a disposizione, gli organismi di certificazione potrebbero avere difficoltà a soddisfare la domanda, tenendo anche conto delle pause per le ferie estive.
ISO e IAF, le Organizzazioni Internazionali rispettivamente per la standardizzazione delle norme e per la valutazione di conformità alle stesse, hanno del resto ribadito che non ci saranno proroghe.”
“Le revisioni 2015 delle norme ISO – prosegue Orsenigo – puntano su strumenti di gestione che favoriscono l’efficienza e la capacità di incontrare le aspettative dei propri clienti, con potenziali vantaggi sostanziali per le imprese, in termini di ritorno e competitività. Tra le novità, il maggiore coinvolgimento dell’imprenditore, chiamato a fare un’analisi del rischio, identificando gli aspetti che potrebbero mettere a repentaglio il suo business, e un’analisi del contesto, individuando i punti di forza e di debolezza del mercato di riferimento, dei competitor e di tutte le parti interessate.”
Le attività di verifica ai sensi delle norme UNI EN ISO 9001 e 14001 sono svolte dagli organismi di certificazione: è a questi che le imprese devono rivolgersi quanto prima. Gli organismi di certificazione accreditati dall’Ente unico nazionale di accreditamento – Accredia per l’Italia – in virtù dell’attestato della propria competenza, indipendenza e imparzialità, sono in grado di offrire un più alto grado di affidabilità.
“La certificazione accreditata ai sensi delle nuove norme ISO – afferma Giuseppe Rossi, Presidente di Accredia – è oggi più che mai strategica per le imprese che intendano competere sul mercato italiano e internazionale. Inoltre in alcuni casi la certificazione sotto accreditamento è un requisito obbligatorio per poter partecipare ai bandi di gara pubblici.“
Oggi le imprese sono chiamate ad affrontare sfide diverse da quelle di qualche decennio fa. Inoltre consumatori più consapevoli, con largo accesso alle informazioni e aspettative più elevate, richiedono un livello di qualità sempre crescente.
Le norme UNI EN ISO 9001:2015 e UNI EN ISO 14001:2015 intervengono nella gestione della strategia aziendale in un momento di rilancio dell’economia, a supporto delle imprese nel posizionamento su un mercato globale che si fa sempre più diversificato e complesso.
La ISO 9001:2015 è una norma internazionale, recepita in Italia dall’UNI, l’Ente nazionale di normazione, che fissa i requisiti standard di un sistema di gestione per la qualità. La UNI EN ISO 9001 può essere applicata a qualsiasi organizzazione, grande o piccola, indipendentemente dal campo di attività. Il principio di fondo è la ricerca di un miglioramento continuo. E’ una norma fondamentale, se si considera che oltre un milione di aziende e organizzazioni, in oltre 170 paesi, hanno un sistema di gestione per la qualità certificato.
Tra gli elementi innovativi della UNI EN ISO 9001: maggiore motivazione e coinvolgimento del top management, anche attraverso l’introduzione del concetto di rischio – Risk Based Thinking – e dell’analisi del contesto; il rafforzamento del focus sul cliente; una maggior efficienza organizzativa; più enfasi sul raggiungimento dei risultati; il potenziamento dell’approccio volto al miglioramento continuo; una miglior applicabilità della norma alle imprese che erogano servizi.
La nuova norma supporta le aziende nella realizzazione di prodotti sempre più in grado di incontrare la soddisfazione dei consumatori, con evidenti vantaggi commerciali per le imprese stesse.
Le organizzazioni con un sistema di gestione della qualità certificato UNI EN ISO 9001:2015 dimostrano il proprio impegno verso una maggiore efficienza organizzativa, attraverso una puntuale definizione degli obiettivi e il loro riesame una volta che questi siano stati raggiunti.
L’Italia è in cima alla classifica europea, con oltre 150 mila certificazioni valide. in tutta in Europa sono 451 mila, mentre nel mondo sono più di un milione.
Anche la ISO 14001:2015 è una norma internazionale, recepita in Italia dall’UNI, che fissa i requisiti standard di un sistema di gestione ambientale.
La nuova edizione UNI EN ISO 14001 pone per la prima volta l’accento sull’analisi del ciclo di vita – Lifecycle Thinking – per la certificazione del sistema di gestione, prendendo in considerazione le conseguenze economiche, ambientali e sociali di un prodotto o di un processo, nell’arco del suo intero ciclo di vita.
Le imprese certificate UNI EN ISO 14001:2015 dimostrano il proprio impegno al fine di salvaguardare l’ambiente e migliorare costantemente le proprie prestazioni ambientali.
L’Italia è prima in Europa per numero di certificazioni UNI EN ISO 14001, sono infatti quasi 27 mila quelle valide, con un aumento del 19,3%, rispetto al 2015, rispetto alle 120 mila rilasciate nel Vecchio Continente.