Numerosi i richiami all’accreditamento e ai laboratori e organismi qualificati dall’Ente unico nei recenti documenti:
ANAC Bando Tipo per servizi e forniture
ANAC il 13 dicembre scorso ha pubblicato sul proprio sito il Bando Tipo n.1/2017, deliberato dall’Autorità il 22 novembre, per l’esecuzione di appalti pubblici di servizi e forniture nei servizi ordinari. Il documento contiene i requisiti standard di un bando e si applica a tutte le procedure aperte bandite dalle Amministrazioni che operano in tutti i settori ordinari ossia non speciali (gas ed energia termica, elettricità, acqua, servizi di trasporto, porti e aeroporti, servizi postali, estrazione e prospezione di estrazione di gas, carbone e altri combustibili solidi).
Accredia ha collaborato con ANAC per la definizione dei punti del bando di propria competenza specificando in modo puntuale i richiami all’accreditamento delle certificazioni di sistema di gestione per la qualità, secondo la norma UNI EN ISO 9001, e ambientale, in base alla UNI EN ISO 14001. Tali certificazioni, infatti, possono essere richieste nella categoria dei requisiti di capacità tecnica e professionale.
Il Bando è corredato da una nota illustrativa che espone le scelte effettuate sui singoli istituti e quindi anche sul corretto richiamo alle certificazioni e all’accreditamento.
Regolamento Equipaggiamento marittimo
Il Consiglio dei Ministri del 1 dicembre ha approvato, in via definitiva, un regolamento che sarà adottato come decreto del Presidente della Repubblica, di prossima pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, che attua la Direttiva 2014/90/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 luglio 2014 sull’equipaggiamento marittimo e abroga la direttiva 96/98/CE del Consiglio.
L’obiettivo principale della direttiva è assicurare che l’equipaggiamento marittimo sia conforme alle norme di sicurezza previste dalle normative internazionali, comprese le pertinenti norme di prova, e che l’equipaggiamento stesso possa circolare liberamente nel mercato interno ed essere sistemato a bordo di navi battenti bandiera di qualsiasi Stato membro.
Il controllo di conformità degli equipaggiamenti è affidato a organismi di valutazione della conformità che devono rispettare i requisiti della norma UNI CEI EN ISO/IEC 17065. Coerentemente con tali obiettivi, l’art. 19 del provvedimento prevede che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Autorità nazionale responsabile del sistema dei controlli, finora gestiti con strutture proprie, possa garantire la competenza degli organismi di valutazione della conformità anche richiedendo il loro accreditamento da parte dell’Ente unico riconosciuto ai sensi del Regolamento (CE) n. 765/2008.
Decreto legislativo Controlli produzione biologica
Il Governo ha ricevuto dalle Commissioni competenti di Camera e Senato i pareri sulla proposta di D. Lgs. “Schema di decreto legislativo recante disposizioni di armonizzazione e razionalizzazione della normativa sui controlli in materia di produzione agricola e agroalimentare biologica”. Il provvedimento è frutto di uno stralcio dalla legge di riordino del sistema biologico, che è ancora all’esame del Parlamento.
Lo schema riconosce il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali come Autorità responsabile dell’autorizzazione degli organismi di controllo, ma non chiarisce se sia l’Ente unico di accreditamento a svolgere la verifica sulla competenza di tali organismi.
Accredia ha inviato alle Commissioni i propri commenti al testo, proponendo tra l’altro, di valutare l’inserimento del riferimento all’accreditamento degli organismi di certificazione a opera dell’Ente unico di accreditamento. La richiesta è stata accolta e proposta nei propri pareri dalle Commissioni consultive “Politiche dell’Unione europea” del Senato e “Semplificazione”, mentre le Commissioni referenti “Agricoltura e Giustizia” per la Camera, e “Agricoltura” per il Senato, non hanno ritenuto di proporre l’argomento né nelle condizioni poste al Governo per l’approvazione del provvedimento, né nelle osservazioni.
Il provvedimento contiene novità importanti, come il limite di 5 anni di durata continuativa del controllo di un organismo sullo stesso produttore – per il quale Accredia ha manifestato le proprie perplessità -, l’attribuzione al personale di controllo della funzione di pubblico servizio e il limite di 3 anni consecutivi per il controllo svolto da un ispettore sullo stesso operatore.
Ora il Governo dovrà redigere il Decreto legislativo, tenendo conto dei pareri forniti dalle Commissioni competenti.