Anche nel 2017 l’Italia si conferma il primo Paese per numero di riconoscimenti Dop, Igp e Stg conferiti dall’Unione europea: al 31 Dicembre 2017 si contavano complessivamente 295 prodotti alimentari Dop, Igp ed Stg che, aggiunti alle 523 certificazioni nel settore wine, hanno portato l’Italia a 818 prodotti di qualità riconosciuti.
Un primato che la vede superare Francia (678), Spagna (327), Grecia (253) e Portogallo (178). Il perimetro dei riconoscimenti è in continua crescita così come il volume di affari di un settore strategico quale quello agroalimentare. Nel 2017 sono stati riconosciuti 4 nuovi prodotti per una crescita, rispetto al 2016, del +1,0%.
La qualità certificata continua a tutelare le nostre produzioni agroalimentari e rappresenta una leva di sviluppo per ampie porzioni di territorio; sulla base degli ultimi dati, i riconoscimenti conferiti sono aumentati soprattutto nelle regioni del centro sud diventando un importante volano per la crescita anche e soprattutto per i giovani di quei territori.
Cresce anche il valore della produzione del comparto food che raggiunge i 6,6 miliardi di euro con un aumento tendenziale del +3,3%. Tra i prodotti maggiormente rappresentativi i formaggi continuano a rappresentare la quota maggioritaria del valore complessivo con il 56,5%.
Il valore al consumo supera i 13,6 miliardi di euro con una variazione rispetto all’anno precedente del +3,0%. Tale risultato evidenzia che la qualità certificata Dop – Igp è andata nel tempo sempre più affermandosi presso i consumatori.
Anche in questo caso la quota prevalente è del comparto formaggi con il 49,7% del valore totale al consumo.
La strategicità delle produzioni di qualità come una delle migliori espressioni del Made in Italy nel mondo è rappresentata da un valore dell’export che ha registrato, negli ultimi 10 anni, una crescita di 2,4 miliardi di euro: si tratta di una crescita percentuale del +262% a partire dal 2006. Giova inoltre ricordare che oltre un terzo della quantità totale prodotta nel comparto è destinata alle esportazioni: i primi mercati di riferimento sono Germania, USA, Francia e Regno Unito.
Analizzando nel dettaglio le tipologie di prodotto, mentre gli aceti balsamici esportano quasi la totalità della produzione certificata (circa il 92%) e, con 882 milioni di euro, rappresentano il 26% del valore esportato, la quota più rilevante è sempre dei formaggi che, con più di 1,6 miliardi di euro (+3,3% su base tendenziale), rappresentano il 49% dei flussi di export.
Le attività di certificazione che rendono possibile il riconoscimento dei prodotti di qualità nel mondo e danno vita ad un comparto fondamentale per la crescita del Paese, poggiano sulle attività di accreditamento. Queste garantiscono, attraverso una scrupolosa attività di verifica, la competenza nella corretta applicazione degli standard internazionalmente riconosciuti per il settore, nel rispetto delle Direttive e Regolamenti europei di riferimento.
Sono 28 gli organismi di controllo accreditati da Accredia per la certificazione delle produzioni di qualità nei settori Food e Wine. Nel 2017, l’attività dell’Ente in questo settore ha richiesto 97 giorni uomo di verifica, 15 dei quali impegnati in attività di accompagnamento direttamente presso i produttori. Si tratta di un leggero incremento delle attività rispetto all’anno precedente (11 giorni uomo aggiuntivi).