Ambienti di lavoro sicuri, garanzia sulla qualità dei prodotti agroalimentari, articoli di abbigliamento testati, gestori della privacy certificati. Tutto grazie all’accreditamento. Uno strumento per garantire un mondo più sicuro attraverso la gestione del rischio in azienda e il controllo dei beni e servizi che circolano sul mercato.
E’ stato questo il messaggio diffuso il 9 giugno scorso in occasione della Giornata Mondiale dell’Accreditamento, l’iniziativa dell’International Accreditation Forume (IAF) e dell’International Laboratory Accreditation (ILAC) per promuovere a livello globale il valore delle certificazioni e delle ispezioni, delle prove e delle tarature svolte dagli organismi e dai laboratori accreditati.
All’iniziativa hanno aderito gli Enti di accreditamento di tutto il mondo, firmatari degli Accordi di Mutuo Riconoscimento IAF MLA e ILAC MRA, che garantiscono il rispetto degli standard internazionali e l’equivalenza dei certificati di conformità e di taratura, dei rapporti di prova e di ispezione, finalizzati ad attestare la qualità e la sicurezza di beni e servizi in tutti i settori.
Perché dai prodotti che acquistiamo ai luoghi di lavoro, dai professionisti a cui ci affidiamo ai servizi pubblici di uso quotidiano, la sicurezza è il valore fondamentale che guida le nostre scelte e di cui siamo tutti responsabili, come cittadini, imprese e istituzioni. Un valore che le attività di verifica condotte dagli organismi e dai laboratori accreditati permettono di garantire e rafforzare, contribuendo a rendere il mondo un posto più sicuro, a partire dagli ambienti di lavoro.
La certificazione del sistema di gestione per la salute e la sicurezza sul lavoro, secondo la norma BS OHSAS 18001, assicura in particolare l’impegno dell’azienda a minimizzare i rischi cui possono essere esposti lavoratori e soggetti terzi, riducendo così i costi e contribuendo a migliorare i livelli di salute e sicurezza, oltre all’immagine aziendale. Un sistema di gestione che dal marzo scorso può essere certificato in base allo standard internazionale UNI ISO 45001 del 2018. “Fra i 32 organismi di certificazione accreditati presso di noi, ce ne sono tre che si sono già adeguati alla nuova norma, mentre gli altri applicano ancora lo standard britannico – spiega Giuseppe Rossi, Presidente di Accredia. – Nei prossimi tre anni dovranno però effettuare tutti la migrazione”.
Vi sono poi settori cruciali per la tutela dei consumatori, come quello dei prodotti agroalimentari di qualità e delle direttive comunitarie per la sicurezza dei prodotti, in cui gli organismi di certificazione e ispezione devono preventivamente ottenere l’accreditamento per poter conseguire l’autorizzazione ministeriale e, ove applicabile, la notifica alla Commissione europea da parte del Ministero dello Sviluppo Economico. “Nei settori cogenti, quindi, l’accreditamento è un pre-requisito necessario per poter svolgere attività di valutazione della conformità”, chiarisce Rossi.
Per spiegare meglio il ruolo dell’accreditamento, IAF e ILAC hanno lavorato insieme agli Enti mondiali di normazione ISO (International Organization for Standardization) e IEC (International Electrotechnical Commission), alla realizzazione di due siti internet, Publicsectorassurance.com e Businessbenefits.com, con il supporto dell’Associazione internazionale degli organismi di certificazione IIOC (Independent International Organisation for Certification).
Il primo sito offre una panoramica internazionale sul supporto dell’accreditamento alla Pubblica Amministrazione, mentre il secondo presenta casi di studio del settore privato, ricerche ed esperienze applicative sull’uso delle valutazioni di conformità da parte delle imprese.
In occasione dell’Accreditation Day, Accredia ha aderito anche alla campagna europea 2018-2019 “Sostanze pericolose nei luoghi di lavoro” lanciata da EU-OSHA (Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro) e coordinata a livello nazionale dall’Inail, per diffondere la consapevolezza dei rischi legati alle sostanze pericolose negli ambienti di lavoro e promuovere la cultura della prevenzione, attraverso l’informazione e la condivisione delle best practice.