Materiale democratico per eccellenza perché versatile e accessibile a tutti a basso costo, la plastica ha rappresentato una rivoluzione nel XX secolo. Ma la produzione massiccia di imballaggi, per un giro d’affari di centinaia di miliardi di euro, e il boom del monouso, la rendono oggi uno dei principali nemici dell’ambiente. Milioni di tonnellate di plastica vengono ogni anno disperse nell’ambiente, contribuendo a innalzare il livello dell’inquinamento e danneggiando irrimediabilmente i nostri ecosistemi.
La consapevolezza dell’insostenibilità economica e ambientale, nel lungo periodo, delle tradizionali economie “lineari”, ha portato alla teorizzazione di un modello di “economia circolare”, basato sul recupero e il riciclo dei materiali. Nel 2015 la Commissione ha adottato un “Piano d’azione dell’Unione europea per l’economia circolare”, nel quale ha individuato la plastica come priorità, e nel documento “Strategia europea per la plastica nell’economia circolare” del 2018 ha fissato gli obiettivi di riciclaggio degli imballaggi da raggiungere entro il 2030. Anche grazie alla crescente sensibilità dell’opinione pubblica verso questi temi, gestione dei rifiuti e sostenibilità sono ormai parole d’ordine per tutti i governi, nonché per le imprese e i cittadini consapevoli.
Accredia, coinvolta, a livello nazionale e internazionale, nel perseguimento degli obiettivi di interesse pubblico che possono essere garantiti attraverso l’accreditamento, mette oggi in campo un maggior numero di schemi di accreditamento in ambiti strategici, come quelli del PVC e dei materiali riciclati.
La filiera del PVC, che ha già dimostrato il suo impegno volontario mediante la fondazione, nel 2011, di VinylPlus, il cui obiettivo è creare un modello di sostenibilità di lungo periodo, può oggi avvalersi del riconoscimento di Accredia per la certificazione “VinylPlus Product Label”, marchio di sostenibilità per prodotti in PVC, rilasciato a fronte del rispetto di determinati criteri: approvvigionamento responsabile di PVC, resina e additivi, gestione controllata del ciclo di vita e del riciclo, politiche energetiche sostenibili e gestione organizzativa e della filiera. Anche grazie all’accreditamento, il marchio consente alle aziende di promuovere i loro prodotti in virtù delle prestazioni superiori che offrono, e di dimostrare il loro contributo alla sostenibilità e all’economia circolare, ottenendo maggiore credibilità presso le istituzioni e sul mercato.
Sul versante della raccolta differenziata degli imballaggi in plastica, si aggiunge lo schema di accreditamento per la certificazione degli operatori che svolgono controlli sulla filiera della raccolta differenziata degli imballaggi in plastica secondo la Prassi di riferimento UNI/PdR 46:2018. Nei Centri di Selezione (CSS) adibiti alla raccolta differenziata operano infatti figure professionali incaricate di selezionare rifiuti conformi a determinate specifiche stabilite da Corepla (Consorzio Nazionale per la raccolta, il riciclo e il recupero degli imballaggi in plastica), da avviare a riciclo. La certificazione rilasciata dagli organismi accreditati garantisce la competenza, l’affidabilità e l’alta qualità dei servizi forniti, fondamentali per il buon funzionamento dell’intero sistema.
Questi due nuovi schemi di accreditamento vanno ad aggiungersi a quello, già attivo, della certificazione “Plastica Seconda Vita”, che riguarda i prodotti derivati dal trattamento dei rifiuti plastici recuperati dalla raccolta differenziata e dagli scarti industriali. Si tratta del primo marchio italiano ed europeo dedicato alla plastica riciclata che attesta la percentuale di riciclato di cui è composto il prodotto, in linea con Green Public Procurement.