Globalizzazione, trasformazione digitale, sviluppo sostenibile e green economy pongono i Governi di tutto il mondo di fronte a nuove importanti sfide. Il superamento di determinati meccanismi di controllo – le barriere commerciali, per esempio – rende necessari strumenti tecnici di garanzia in linea con le aspettative di consumatori sempre più sensibili alle tematiche legate alla salute e all’ambiente. Fondamentale sia per l’efficace funzionamento del mercato che per la tutela degli interessi pubblici, l’Infrastruttura della Qualità (Quality Infrastructure, QI) si basa su metrologia, normazione, accreditamento e valutazione della conformità. Il Presidente di Accredia, Giuseppe Rossi racconta l’ampliamento dei settori coinvolti dall’accreditamento e la crescita delle responsabilità dell’Ente italiano.
In quale scenario si inserisce oggi l’accreditamento?
A tutela del mercato e dei consumatori, oggi i singoli Paesi sono chiamati a costruire una solida Infrastruttura della Qualità che poggi sui pilastri dell’accreditamento e della valutazione della conformità, della metrologia e della normazione. Le norme tecniche armonizzate a livello UE incoraggiano i Governi degli Stati membri a ricorrere agli Enti di accreditamento nazionali – Accredia per l’Italia – nel processo di designazione degli organismi che attestano la conformità dei beni e dei servizi.
Anche se non è ancora stato raggiunto l’obiettivo di creare un Mercato Unico globale, nel quale i prodotti circolino liberamente in virtù di standard di qualità uniformi che eliminino la necessità di controlli multipli, sono innegabili i benefici di Infrastrutture della Qualità armonizzate per il commercio internazionale, che funge da traino per l’economia mondiale. In un contesto di globalizzazione e liberalizzazione, occorrono infatti requisiti condivisi e adeguati strumenti di valutazione della conformità.
Attestando la competenza, l’imparzialità e l’indipendenza degli organismi e dei laboratori, Accredia svolge un ruolo di garanzia fondamentale, nella veste di “controllore dei controllori”. Le certificazioni e le prove effettuate da soggetti accreditati offrono informazioni certe sulla sicurezza e sulla qualità dei beni e dei servizi, che oggi sono più che mai cruciali nella scelta dei fornitori e nei comportamenti di acquisto. Il ruolo crescente dell’accreditamento nei diversi settori della produzione si rispecchia nel trend positivo dei numeri del 2018, con oltre 2.000 accreditamenti rilasciati a organismi e laboratori.
Nello specifico, quali sono i settori interessati e quale ruolo riveste l’accreditamento?
Restando nell’ambito degli scambi internazionali, nell’ultimo Osservatorio Accredia si evidenzia come la certificazione accreditata sia diventata un vero e proprio passaporto per i beni e servizi immessi sul mercato. Soprattutto nel caso delle misure non tariffarie – controlli sanitari o ispezioni – volte a garantire la sicurezza dei prodotti, la salute dei consumatori e la salvaguardia dell’ambiente, il possesso di una valutazione della conformità accreditata è determinante per accedere al mercato estero.
Dai dati di EA (European co-operation for Accreditation), alla fine del 2018 risultano oltre 35.200 gli accreditamenti rilasciati da 45 Enti nazionali nell’ambito degli Accordi di mutuo riconoscimento EA MLA, a dimostrazione del ruolo chiave dell’Infrastruttura UE della Qualità rispetto all’integrazione dei mercati.
Un altro ambito nel quale l’accreditamento è in espansione è quello della sostenibilità ambientale. All’interno dell’Agenda ONU 2030 per lo sviluppo sostenibile, è possibile identificare un set di valutazioni della conformità, tra certificazioni e ispezioni, prove e tarature accreditate, che contribuiscono al raggiungimento di ciascun obiettivo dei 17 Sustainable Development Goals (SDGs).
Anche nel settore delle professioni sono in aumento le categorie che ricorrono alla certificazione accreditata – dagli ingegneri ai diabetologi – per far valere sul mercato le proprie competenze e la qualità delle proprie prestazioni. Inoltre nuovi spazi si stanno creando negli ambiti privacy e sicurezza cibernetica, che richiedono certificazioni specializzate.
Perché sempre più imprese e professionisti scelgono di ricorrere alla certificazione accreditata?
I benefici delle prove e delle certificazioni accreditate vanno da un rafforzamento dell’immagine, in termini di impegno e affidabilità, all’accesso a nuove opportunità per le imprese e i consumatori che le utilizzano.
Torniamo al concetto dell’accreditamento come passaporto di qualità. Un’azienda certificata per la sostenibilità della produzione, o per la sicurezza sul lavoro, ha una marcia in più quando si presenta davanti a investitori, consumatori, banche e Pubbliche Autorità. Un professionista certificato sotto accreditamento può far valere il suo titolo anche sui mercati esteri, in virtù degli Accordi internazionali di mutuo riconoscimento che sanciscono la validità dell’accreditamento in tutti i Paesi firmatari.
Cosa c’è nel prossimo futuro di Accredia?
Oltre al costante impegno nel diffondere la cultura della qualità, oggi l’Ente è impegnato nel supporto alle imprese e alla PA in tema di appalti, mediante uno “Sportello Bandi” al quale aziende e stazioni appaltanti possono rivolgersi gratuitamente per qualsiasi dubbio sui bandi che fanno riferimento alle valutazioni della conformità accreditate, nell’allargamento progressivo del proprio raggio di azione e nel potenziamento del sistema dei controlli. L’accreditamento è quadriennale, ogni anno viene effettuata una verifica intermedia, nel corso della quale occorre dimostrare nuovamente l’aderenza a tutti i parametri. Nel 2019, il sistema di controllo è stato ulteriormente migliorato con l’aggiunta di verifiche più approfondite, come le visite senza preavviso, e la tecnica del mistery audit.