Disposizioni che interessano l’Infrastruttura per la Qualità:
DL 22/2021 Disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni dei Ministeri
Il DL 22/2021 (GU n. 51 del 1° marzo) delinea la nuova struttura di governo che deve identificare le politiche per realizzare gli obiettivi che l’Europa ha fissato nel Next Generation EU e nel Green Deal, affrontando nel contempo la crisi da Covid-19.
Per questo imponente compito è stato scelto, tra l’altro, di dare massima visibilità a due percorsi indispensabili: la transizione ecologica e la transizione digitale, che verranno gestite da due appositi Ministeri, con funzioni di coordinamento delle politiche di tutto il Governo. Alla sostenibilità è data visibilità nel nuovo nome del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ora Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili.
Transizione ecologica, transizione digitale e sostenibilità sono tre ambiti nei quali auspichiamo che il Governo sappia avvalersi del supporto delle valutazioni della conformità accreditate, per semplificare e rendere più trasparenti le scelte di fornitori e forniture che realizzeranno i progetti del prossimo futuro e garantirsi prodotti e servizi di qualità verificata.
Alcuni articoli definiscono la nuova struttura per gli aspetti citati.
Sostituisce il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e acquisisce dal Ministero dello Sviluppo Economico le funzioni in materia di politica energetica.
Sono quindi soppresse nel MISE e trasferite al MITE, tra le altre, le competenze che riguardano:
> “definizione degli obiettivi e delle linee di politica energetica e mineraria nazionale e provvedimenti ad essi inerenti
> rapporti con organizzazioni internazionali e rapporti comunitari nel settore dell’energia, ferme restando le competenze del Presidente del Consiglio dei Ministri e del Ministero degli affari esteri, compresi il recepimento e l’attuazione dei programmi e delle direttive sul mercato unico europeo in materia di energia, ferme restando le competenze del Presidente del Consiglio dei Ministri e delle Regioni
> politiche di ricerca, incentivazione e interventi nei settori dell’energia e delle miniere
> ricerca e coltivazione di idrocarburi e risorse geotermiche
> normativa tecnica, area chimica, sicurezza mineraria, escluse le competenze in materia di servizio ispettivo per la sicurezza mineraria e di vigilanza sull’applicazione della legislazione attinente alla salute sui luoghi di lavoro, e servizi tecnici per l’energia
> vigilanza su enti strumentali e collegamento con le società e gli istituti operanti nei settori dell’energia
Le competenze attribuite al MITE riprendono i compiti già attribuiti al Ministero dell’Ambiente, con espresso riferimento al riuso e riciclo dei rifiuti, nonché all’economia circolare.
Il MITE si occuperà inoltre di:
> piani e misure in materia di combustibili alternativi e delle relative reti e strutture di distribuzione per la ricarica dei veicoli elettrici
> qualità dell’aria
> politiche di contrasto ai cambiamenti climatici
> politiche per la finanza climatica e sostenibile
> politiche per il risparmio ambientale anche attraverso tecnologie per la riduzione delle emissioni dei gas ad effetto serra
> sicurezza nucleare e disciplina dei sistemi di stoccaggio del combustibile irraggiato e dei rifiuti radioattivi
> indirizzi strategici del GSE
L’articolo 4 istituisce, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Comitato Interministeriale per la Transizione Ecologica (CITE), con il compito di assicurare il coordinamento delle politiche nazionali per la transizione ecologica e la relativa programmazione.
All’articolo 8 sono inserite le disposizioni che prevedono, tra l’altro:
> le attribuzioni del Presidente del Consiglio dei ministri in materia di innovazione tecnologica e transizione digitale
> l’istituzione di un Comitato interministeriale per la transizione digitale
Si prevede che il Presidente del Consiglio promuova, indirizzi e coordini l’azione del Governo nelle seguenti materie:
> innovazione tecnologica
> attuazione dell’agenda digitale italiana ed europea
> strategia italiana per la banda ultra larga
> digitalizzazione delle Pubbliche Amministrazioni e delle imprese
> trasformazione, crescita e transizione digitale del Paese, in ambito pubblico e privato
> accesso dei servizi in rete
> connettività
> infrastrutture digitali materiali e immateriali
> strategia nazionale dei dati pubblici.
E’ istituito il Comitato Interministeriale per la Transizione Digitale, con funzioni di esame di:
> linee strategiche, attività e progetti di innovazione tecnologica e transizione digitale di ciascuna amministrazione, “anche per valorizzarli e metterli in connessione tra loro in modo da realizzare efficaci azioni sinergiche”
> modalità esecutive più idonee a fini realizzativi. E aggiunge il monitoraggio delle azioni e dei progetti in corso, onde verificare lo stato di attuazione delle attività, individuare eventuali disfunzioni o criticità, elaborare possibili soluzioni e iniziative
L’articolo 10 stabilisce che entro il 30 giugno 2021 dovranno essere adottati, con DPCM, i regolamenti di riorganizzazione dei Ministeri dello Sviluppo Economico, della Transizione Ecologica, della Cultura, delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, del Turismo.
Legge 21/2021 di conversione del Decreto Milleproroghe
Pubblicata nella GU n. 51 del 1° marzo la Legge 21/2021 “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 31 dicembre 2020, n. 183, recante disposizioni urgenti in materia di termini legislativi, di realizzazione di collegamenti digitali, di esecuzione della decisione (UE, EURATOM) 2020/2053 del Consiglio, del 14 dicembre 2020, nonché in materia di recesso del Regno Unito dall’Unione europea. Proroga del termine per la conclusione dei lavori della Commissione parlamentare di inchiesta sui fatti accaduti presso la comunità “Il Forteto”.”
Con la pubblicazione, diventa definitivo l’art. 10 del DL che proroga i termini per l’accreditamento delle strutture pubbliche che certificano vini a Denominazione d’Origine, modificando il comma 2 dell’articolo 64 della Legge 238/2016, come segue: “Gli organismi di controllo devono essere accreditati in base alla norma UNI CEI EN ISO/IEC 17065:2012 e in ogni caso alla sua versione più aggiornata. Gli organismi di controllo esistenti aventi natura pubblica devono adeguarsi a tale norma entro il 31 dicembre 2021“.