Il XXXVI Convegno dei Centri di taratura accreditati si è tenuto il 7 aprile scorso, presso la Fiera A&T – Automation & Testing di Torino, dedicata a Industria 4.0, Misure e Prove, Robotica e Tecnologie innovative.
L’orizzonte di Accredia in Italia e nel mondo
Nel discorso di benvenuto il Presidente di Accredia, Massimo De Felice ha auspicato che il Convegno in presenza sia un segnale di ritorno alla normalità. Accredia ha superato quota 2.100 organismi e laboratori accreditati e le attività di valutazione sono cresciute più del 10% rispetto al 2020. Si è registrato un ampio ricorso alle verifiche da remoto, che hanno portato una riduzione dei costi per i soggetti accreditati. Il remote assessment ai candida a diventare prassi esecutiva: occorre consolidare le esperienze, formalizzare i processi e identificare i corretti ambiti di applicazione.
Quanto alle strategie per il 2022, Accredia si propone di continuare a potenziare la propria struttura operativa e a promuovere la diffusione della cultura della conformità. Si prefigge inoltre una riduzione delle tariffe (per i laboratori è già pari al 6%), passando da una misura una tantum a un processo dinamico di ridistribuzione di una quota degli avanzi di bilancio, secondo un criterio mutualistico che rafforza il principio di sana e prudente gestione. Sarà rinnovato il sito web e saranno avviate nuove collaborazioni qualificate; proseguiranno gli accordi con le Istituzioni e i progetti europei Twinning a sostegno degli Enti di accreditamento all’estero.
Nella sua funzione di Presidente di IAF, Emanuele Riva ha illustrato le motivazioni alla base del progetto di fusione tra IAF e ILAC, che ha l’obiettivo di far acquisire una maggiore forza sui tavoli internazionali e avviare ragionamenti comuni per scongiurare il rischio di un allontanamento sul piano tecnico, a causa di interpretazioni non più univoche, anche a fronte del proliferare delle norme di accreditamento. Riva ha ricordato come vi siano già stati 5 tentativi di unificazione, non andati a buon fine.
Le criticità maggiori riguardano: una diversa rappresentatività delle parti interessate all’interno delle due organizzazioni; l’individuazione della sede del nuovo soggetto e le annesse questioni giuridiche; la disciplina degli schemi di accreditamento e i conseguenti accordi internazionali di mutuo riconoscimento; la possibilità di un’intesa su aspetti tecnici rilevanti quali ad esempio l’imparzialità, lo scopo flessibile, il campionamento. Il termine ultimo è fissato al 2024, ma questo è l’anno decisivo per capire se sarà possibile realizzare tale unificazione.
I risultati e le sfide del Dipartimento Laboratori di taratura
Nel suo intervento, il Direttore del Dipartimento Laboratori di taratura Rosalba Mugno ha tracciato un bilancio consuntivo del 2021, toccando tutti i focus: l’organizzazione, l’aumento delle attività, la crescita dei soggetti accreditati e dei certificati di taratura emessi, le modifiche al tariffario e il regolamento sull’uso del marchio.
Ha inoltre riferito in merito ai due progetti portati avanti dal Dipartimento. Il progetto EMPIR EMUE “Examples of Measurement Uncertainty Evaluation” attivo dal 1° luglio 2018 al 30 giugno 2021 e cofinanziato dal programma di ricerca e innovazione Horizon 2020 dell’Unione europea e dagli Stati partecipanti, ha affrontato aspetti specifici relativi all’incertezza di misura, fornendo una serie completa di circa 40 esempi atti a illustrare come i principi di valutazione dell’incertezza di misura possono supportare norme e guide. Quattro di essi sono stati specificatamente completati con l’aiuto di Funzionari e Ispettori del Dipartimento. Il progetto MATHMET “MU training” avviato a ottobre 2021 e che si concluderà a ottobre 2023, è finalizzato a migliorare la qualità, l’efficacia e la disseminazione della formazione sull’incertezza di misura. Il progetto è sviluppato all’interno del MATHMET, il network europeo in metrologia che coinvolge la maggioranza degli Istituti di Metrologia Nazionali. Accredia è chiamata a contribuire alla creazione dei corsi base, raccogliendo le necessità a livello nazionale. È inoltre incaricata di tradurre in italiano i materiali in preparazione, che dovrebbero includere sia una panoramica sugli argomenti trattati nei corsi già esistenti che nuovi esempi.
Tra i progetti del Dipartimento Laboratori di taratura: la preparazione della Peer Evaluation di EA pianificata dal 16 al 20 gennaio 2023; gli eventi di formazione/informazione; l’impostazione delle regole per la definizione del nuovo marchio di accreditamento; il contributo alla normazione; la definizione dei contenuti delle linee guida sul conflitto di interesse in collaborazione con il Comitato di Indirizzo e Garanzia; il presidio dei tavoli tecnici ministeriali, in particolare del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili – Analizzatori gas di scarico, e del Ministero dello Sviluppo Economico – DM 93, Tassametri; la partecipazione ai GL/TN internazionali di EA e ILAC (EA LC, ILAC AIC e ARC, EA/TN Calibration, EA/TN PTP/RMP); l’adeguamento degli accreditamenti alle schede G, H e I del DM 93.
Il focus sulle verifiche da remoto
Laura Lo Guzzo, referente del Sistema di Gestione del Dipartimento, ha approfondito il tema delle verifiche da remoto in un’ottica di impiego regolamentato a regime. Dopo avere mostrato una breve statistica che dimostra come le giornate da remoto abbiano consentito di rispettare la pianificazione durante i due anni di pandemia, Lo Guzzo ha illustrato gli elementi di riflessione che ne consentiranno un uso coerente, efficace ed efficiente negli anni a venire. L’accento è stato posto sui seguenti aspetti: disponibilità di infrastrutture informatiche efficaci a supporto delle attività di verifica; definizione delle condizioni per cui è escluso il ricorso al remoto; protezione delle informazioni (registrazioni, documenti, clienti, dati sensibili) durante i collegamenti; integrazione dell’analisi del rischio a valle o a monte di una visita da remoto.
Infine sono state esposte le raccomandazioni ai laboratori accreditati e ai team ispettivi per la buona riuscita del remote assessment: verifica preventiva della disponibilità delle dotazioni informatiche in base alla tipologia di valutazione; presenza di un buon livello di informatizzazione del sistema di gestione; nel caso di un team ispettivo numeroso, verifica delle interfacce disponibili; esecuzione di una prova di collegamento preliminarmente alla visita; divieto di usare registrazioni video e/o audio (sia da parte del laboratorio che da parte del team ispettivo).
La formazione e l’aggiornamento
L’intervento del coordinatore del Servizio Tecnico e Supporto Diego Orgiazzi è stato incentrato sul tema della formazione, centrale per i laboratori, che sta attraversando un’importante fase di riorganizzazione e sistematizzazione. Il ricorso agli eventi on line durante la pandemia ha modificato il modo di operare del Dipartimento. Il bilancio delle attività nello scorso biennio ha consentito per il 2022 di pianificare gli eventi in modo da mantenere alto il tasso di partecipazione. I risultati a consuntivo – 4mila ore di formazione erogate nel 2021 – così come le aspettative dei laboratori, indicano che il Dipartimento è in grado di offrire approfondimenti e di raggiungere il target corretto in maniera bilanciata ed efficace.
Il Dipartimento distribuisce gli eventi tenendo conto delle esigenze formative di laboratori, Ispettori, personale del Dipartimento e esterni interessati a conoscere e valorizzare l’accreditamento. Tra questi ultimi spiccano le Università, gli Enti di ricerca e gli Enti pubblici in generale, che contribuiscono tramite progetti e collaborazioni. Sempre in quest’ottica, il Dipartimento ha aderito al progetto internazionale MU Training, e a livello locale ha avviato una collaborazione con il Liceo Scientifico Galileo Ferraris di Torino per organizzare percorsi di competenze trasversali e di orientamento (PCTO) per gli studenti.
I documenti
Fabrizio Manta ha presentato le revisioni della modulistica utilizzata per le valutazioni MD-08-01-DT (esame documentale) e MD-09-03-DT (valutazione su campo o da remoto). Le modifiche sono tutte finalizzate all’omologazione e semplificazione delle attività, al miglioramento della gestione della comunicazione e del trattamento dei rilievi. I moduli di registrazione aggiornati entreranno in vigore a maggio e per la loro adozione il Dipartimento ha previsto brevi tutorial illustrativi a beneficio dei laboratori e degli Ispettori.
L’analisi del rischio
A seguire, Laura Lo Guzzo e Paola Pedone hanno ribadito le motivazioni alla base dell’analisi del rischio, richiesta dalla norma UNI EN ISO 17011 del 2018 come criterio di pianificazione delle verifiche, nonché oggetto di una specifica raccomandazione del 2016 del Comitato di Indirizzo e Garanzia. La tecnica di elaborazione del rischio prevede due passaggi, la normalizzazione dei dati degli indicatori e la traduzione dei valori numerici di ciascun indicatore in un posizionamento in graduatoria. L’elaborazione è stata irrobustita rispetto a quella iniziale del 2019, per normalizzare tre indicatori rispetto ai settori metrologici effettivi, per tradurre i valori numerici di ciascun indicatore in un posizionamento in graduatoria in modo da eseguire un trattamento omogeneo per tutti i laboratori.
I parametri sono: numero di non conformità di tipo tecnico, numero di non conformità di sistema, numero di performance negative ottenute nei confronti di misura, numero di provvedimenti sanzionatori, numero di sorveglianze straordinarie dovute a reclami, numero di reclami/segnalazioni fondate, numero di sedi, numero di autosospensioni, numero di certificati, numero di tarature interne, casi di riferibilità metrologica garantita mediante l’utilizzo di fornitori rientranti nel caso 3b dell’ILAC p10. Il modello usato è il “Borda Count”, basato su una tecnica di aggregazione pesata, semplice, efficace e robusta. A ogni indicatore è stato attribuito un peso in relazione alla rilevanza e la graduatoria è costruita tenendo conto della media pesata del posizionamento dei laboratori rispetto agli indicatori. Per ultimo sono state fissate le soglie che determinano le fasce di rischio applicate sulla graduatoria finale. L’analisi del rischio è eseguita e comunicata sempre all’inizio dell’anno e aggiornata ad ogni Comitato Settoriale di Accreditamento, mentre durante l’anno sono comunicati i cambi di fascia.