Estate vuol dire vacanza e divertimento, più che in ogni altro momento dell’anno. Ma c’è chi può avere difficoltà ad accedere a servizi turistici e strutture ricettive e sportive. Garantire adeguati standard di accessibilità a persone di tutte le età e abilità è un segno imprescindibile di civiltà, oltreché un importante fattore di crescita e sviluppo per un settore centrale dell’economia del nostro Paese. Nel 2020 l’ISTAT ha registrato oltre 32mila alberghi e quasi 195mila esercizi extra-alberghieri attivi, con oltre 86 posti letto ogni mille abitanti, a fronte di una media europea di 62.
Negli ultimi anni la normazione tecnica internazionale è già intervenuta con numerosi documenti rivolti al turismo, tra i quali, in particolare, la norma UNI ISO 21902:2022, che stabilisce requisiti e linee guida per un “turismo accessibile per tutti” e la UNI ISO 21401:2019, che specifica i requisiti ambientali, sociali ed economici per l’adozione di un sistema di gestione per la sostenibilità nelle strutture ricettive turistiche. A livello nazionale, inoltre, la Prassi di Riferimento UNI/PdR 92:2020 fornisce agli operatori del settore turistico-balneare le linee guida per la sostenibilità ambientale, l’accessibilità, la qualità e la sicurezza dei servizi.
Al fine di favorire l’applicazione delle norme e in attuazione dell’art.4, c. 1, del Decreto interministeriale del 19 aprile scorso, dei Ministri del Turismo e per le Disabilità, finalizzato alla certificazione dell’accessibilità dell’offerta turistica alle persone con disabilità, il Ministero del Turismo ha appena pubblicato l’Avviso pubblico recante le modalità di costituzione dell’elenco degli organismi accreditati che possono rilasciare certificazioni secondo la UNI ISO 21902:2022, la UNI CEI EN 17210:2021 e la UNI/PdR 92:2020.
L’Avviso definisce le modalità per la costituzione dell’elenco degli organismi di certificazione accreditati ai quali esercizi alberghieri, extra-alberghieri, stabilimenti termali, balneari e strutture sportive potranno rivolgersi per la verifica dei requisiti necessari all’ottenimento o al mantenimento della certificazione, per la valutazione delle azioni correttive eventualmente realizzate o per il rinnovo della certificazione stessa.
Gli organismi di certificazione accreditati sulla base della UNI CEI EN ISO/IEC 17065 potranno presentare domanda di iscrizione all’elenco, mediante la piattaforma telematica dedicata, dal 5 settembre 2022 fino alle ore 12:00 del 31 ottobre 2024.
Le attività di verifica svolte da organismi di certificazione accreditati da Accredia verranno guidate da una checklist attualmente allo studio presso UNI, con l’aiuto di esperti di settore e rappresentanti del Ministero del Turismo. Questa checklist conterrà alcune domande bloccanti, mentre per le altre sarà prevista una soglia minima che occorrerà superare per poter essere certificati.
“Accessibilità e inclusione sono due facce della stessa medaglia. E la normazione tecnica è da tempo impegnata su questi fronti, fornendo strumenti e soluzioni per garantire spazi pienamente fruibili da tutti i cittadini, secondo i principi del design for all” – chiarisce Ruggero Lensi, Direttore Generale UNI – “L’Avviso pubblico per la costituzione dell’elenco degli enti certificatori, pubblicato nei giorni scorsi dal Ministero del Turismo, rappresenta non solo un passaggio formale, ancorché necessario, ma un esempio concreto di come l’Infrastruttura per la Qualità – la filiera normazione, accreditamento, certificazione – sia una risorsa fondamentale per tradurre in azioni sostenibili le esigenze della società”.
“Un Paese moderno ed evoluto garantisce inclusività e parità di accesso alle persone disabili, che oggi in Italia superano il 5% della popolazione. Lo stesso PNRR, prevede interventi mirati in questa direzione per ognuna delle sei missioni. Così come in altri settori, la certificazione accreditata, grazie ai controlli degli organismi, può rappresentare lo strumento idoneo ad attestare che le strutture alberghiere, turistiche e sportive, rispettano i requisiti di accessibilità – ha dichiarato Filippo Trifiletti, Direttore Generale di Accredia. “Dal canto loro, le strutture saranno supportate nel rispetto della normativa, diventeranno più attrattive e referenziate, e potranno godere delle agevolazioni fiscali previste per ottenere la certificazione. Si tratta di un passo in avanti concreto, verso una società attenta ai più fragili e al loro diritto all’autosufficienza”.
Inoltre, le strutture imprenditoriali che decidono di investire nell’adeguamento delle proprie strutture avranno accesso al fondo previsto dalla Legge di Bilancio, destinato alla realizzazione di interventi per l’accessibilità all’offerta turistica delle persone con disabilità. La dotazione è di sei milioni di euro per ciascuno degli anni 2022, 2023 e 2024.
Le risorse sono appunto volte a finanziare gli interventi per l’ottenimento delle certificazioni del turismo accessibile per tutti. Potranno accedervi gli alberghi, gli esercizi extra-alberghieri, gli stabilimenti termali e balneari e le strutture dirette allo svolgimento di attività sportive di maggiore interesse per la fruizione turistica, pubbliche o private, aperte al pubblico giornaliero. Le misure, compresa la realizzazione di un portale apposito, intendono da un lato istituire un sistema di tracciabilità delle strutture accessibili e dall’altro contribuire a creare una vera offerta turistica, mettendo a disposizione di tutti servizi e strutture.