Migliorare e facilitare la qualità della vita di tutti attraverso i principi dell’inclusione sociale e dell’uguaglianza, intervenendo sul fronte dell’accessibilità dei servizi turistici e sportivi nel settore pubblico e privato: con questo scopo, è partita la certificazione accreditata secondo la Prassi di Riferimento UNI/PdR 131:2023.
La Prassi è stata sviluppata da esperti del Ministero del Turismo, di UNI e di Accredia e testimonia l’impegno dell’Infrastruttura per la Qualità in linea con gli obiettivi per lo sviluppo sostenibile dell’Agenda ONU 2030. Un impegno sostenuto anche dai finanziamenti messi a disposizione da un apposito fondo istituito dal Ministero e inserito nella Legge di Bilancio 234/2021, oltre che dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Gli organismi di certificazione accreditati secondo la ISO/IEC 17065 sono gli unici autorizzati ad attestare la conformità delle strutture turistiche e sportive alla UNI/PdR 131. Possono così contribuire a definire i requisiti minimi di accessibilità dei servizi nel settore turistico e costituirsi come importante strumento di differenziazione e di competitività delle strutture sul mercato.
Un’offerta turistica sempre più inclusiva
La certificazione accreditata secondo la UNI/PdR 131 attesta il rispetto di requisiti fondamentali relativi ad ambiente costruito, trasporto interno, spazi urbani e rurali, attività ricreative, oltre che food & beverage, strutture ricettive e ambito MICE (Meetings, Incentives, Conferences and Exhibitions), impianti sportivi e stabilimenti balneari.
L’obiettivo è garantire anche alle persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale la possibilità di muoversi in libertà, in sicurezza e in modo indipendente.
Il vantaggio delle certificazioni accreditate
La Prassi UNI/PdR 131 ha un approccio fortemente pratico, orientato alla certificazione accreditata, che può risultare un potente strumento di differenziazione e quindi competitività per organizzazioni pubbliche e private operative nel settore turistico e sportivo.
Spiega il Presidente di Accredia Prof. Massimo De Felice: “Un Paese moderno ed evoluto garantisce inclusività e parità di accesso alle persone disabili, che oggi in Italia superano il 5% della popolazione. Per questo, il PNRR, in ognuna delle sei missioni, prevede interventi mirati in questa direzione”.
Per raggiungere questo obiettivo, scegliere lo strumento della certificazione può rappresentare lo strumento idoneo per le strutture alberghiere, turistiche e sportive, che vogliano dimostrare il rispetto dei requisiti di accessibilità e anche godere delle agevolazioni fiscali.
L’iter di accreditamento
Come spiega la Circolare tecnica DC N° 45/2023 “Disposizioni in merito all’accreditamento, ambito ISO/IEC 17065:2012, per la certificazione di prodotto per l’accessibilità dei servizi offerti da strutture ricettive e impianti sportivi”, gli organismi interessati a verificare i processi circolari delle organizzazioni devono essere conformi a:
A seconda degli accreditamenti posseduti, l’organismo affronterà un diverso numero di giornate di verifica secondo le seguenti casistiche:
Organismo di certificazione accreditato secondo la UNI CEI EN ISO/IEC 17065:
Organismo di certificazione accreditato per schemi diversi dalla UNI CEI EN ISO/IEC 17065:
Organismo di certificazione non accreditato in nessuno schema:
Se l’organismo è già accreditato da un Ente diverso da Accredia, va effettuata una valutazione caso per caso, in base agli accordi EA/IAF MLA/BLA applicabili.
Per il mantenimento dell’accreditamento e durante l’intero ciclo, si applicano le indicazioni di dettaglio della stessa Circolare tecnica.