Definire le prospettive strategiche e i passi operativi per assicurare un quadro applicativo efficace alle regole per attestare la rendicontazione di sostenibilità, sviluppando uno schema internazionale (o un documento normativo). Questo l’obiettivo del Gruppo di Lavoro IAF sulla Sostenibilità, che il 23 e 24 settembre scorsi è stato ospitato dal Dipartimento Certificazione e Ispezione di Accredia, coinvolgendo i rappresentanti degli Enti di accreditamento europei, degli organismi di valutazione della conformità accreditati – riuniti nelle rispettive Associazioni – e di ISO.
La crescente diffusione del reporting di sostenibilità a livello globale, insieme alla normazione sul piano nazionale e regionale, evidenzia ormai l’importanza di un solido quadro di garanzia della sostenibilità, in cui anche gli operatori della valutazione della conformità possano inserirsi come prestatori di servizi specializzati.
In questo settore, i revisori legali e le società di revisione hanno già messo a frutto l’esperienza maturata nell’assicurazione finanziaria, elaborando e modificando una serie di standard internazionali, specifici per i processi di verifica della rendicontazione di sostenibilità. In vari Paesi, questa competenza ha facilitato un dialogo costruttivo tra i revisori e gli stakeholder istituzionali, fino a integrare gli standard in alcune legislazioni o promuovendo progetti simili in molte altre.
L’approccio dell’Infrastruttura per la Qualità
L’approccio degli organismi di valutazione della conformità si è evoluto in modo diverso rispetto a quello dei revisori legali, ma si è comunque tradotto in pratiche affidabili e rigorose, che rappresentano strumenti efficaci per valutare e certificare gli aspetti ambientali, sociali e di governance (ESG) delle aziende. Il metodo della valutazione della conformità offre un alto grado di fiducia alle Istituzioni e alle aziende e garantisce che il processo di verifica della sostenibilità sia affidabile ed efficace.
Rispondere alle esigenze delle Istituzioni
Per soddisfare le aspettative delle Autorità di regolazione, un gruppo di esperti di IAF, di ISO e di altre organizzazioni dell’Infrastruttura per la Qualità, ha avviato un processo per dimostrare l’integrità e la robustezza del sistema di verifica basato sull’accreditamento.
Lo studio è volto a evidenziare le sinergie con gli standard applicati dai revisori legali, identificare aree di miglioramento e riaffermare l’efficacia e l’affidabilità della valutazione della conformità. In particolare, è stata condotta un’analisi approfondita del nuovo International Standard on Sustainability Assurance (ISSA 5000) sviluppato dall’International Auditing and Assurance Standards Board (IAASB), che sarà il principale punto di riferimento globale per l’assicurazione di sostenibilità utilizzato dai revisori legali e servirà da base per i regolatori.
Inoltre, sono stati esaminati altri standard di supporto, tra cui il Proposed International Ethics Standards for Sustainability Assurance (IESSA), parte del Codice IESBA, e gli International Standards on Quality Management (ISQM 1 e ISQM 2). L’ obiettivo è quindi dimostrare la capacità del sistema di valutazione della conformità di soddisfare i requisiti delineati nell’ISSA 5000 e nei suoi standard di supporto.
Verso un nuovo schema internazionale
Lo schema internazionale allo studio del Gruppo di Lavoro IAF sulla Sostenibilità si propone di stabilire requisiti sia per gli Enti di accreditamento sia per gli organismi, che permetta di operare con lo stesso rigore dei revisori legali, indipendentemente dal Paese o dalla legislazione applicata.
Lo schema proposto integrerebbe elementi esistenti del quadro ISO, come la ISO/IEC 17029 e ISO/IEC TS 17035 per l’accreditamento, e le serie ISO 14064 e ISO 14019 per la verifica e validazione delle informazioni, e incorporerebbe i nuovi concetti introdotti dall’ISSA 5000 e dai suoi standard di supporto.
Allo sviluppo dei criteri e dei principi dello schema, seguirà la valutazione di opportunità sul pubblicarlo come schema (proprietario) o come documento normativo e verrà affrontata la fase della formazione, che potrà essere gestita direttamente dal proprietario dello schema o da un’altra organizzazione internazionale, o delegata a livello nazionale.