Le verifiche e le validazioni delle dichiarazioni delle emissioni di gas a effetto serra valutano la conformità normativa e regolamentare dei servizi, dei prodotti e dei processi di un’organizzazione, in termini di qualità, salute e sicurezza, salvaguardia dell’ambiente e responsabilità sociale.
Sono uno strumento riconosciuto, anche dalla normativa europea, per il controllo delle emissioni, attraverso la verifica da parte di organismi accreditati ai sensi delle norme ISO 14064 e ISO 14065 delle attività di monitoraggio, rendicontazione e conteggio effettuate dalla imprese.
I cambiamenti climatici rappresentano una delle principali sfide da affrontare nei prossimi decenni. I grandi mutamenti che ne derivano rispetto all’utilizzo delle risorse, alla produzione e alle attività economiche, hanno un impatto significativo sulla natura e sulla vita dell’uomo. Le verifiche e le convalide accreditate contribuiscono a promuovere lo sviluppo sostenibile, la riduzione del rischio, l’ottimizzazione delle performance.
Le attività di verifica e validazione svolte sotto accreditamento riguardano sia le dichiarazioni volontarie che quelle obbligatorie, effettuate dalle imprese riguardo le emissioni di gas serra rilasciate in atmosfera. Si distinguono in:
Le verifiche degli inventari di Gas a effetto serra (GHG – Greenhouse Gases) servono ad attestare che, sulla base di parametri oggettivi, il contenuto delle dichiarazioni sulle emissioni è esente da errori e imprecisioni, ed è conforme ai requisiti del programma che rende necessaria tale dichiarazione.
Per limitare le concentrazioni dei gas a effetto serra nell’atmosfera terrestre, vengono predisposte la quantificazione, il monitoraggio, la rendicontazione e la verifica delle emissioni di GHG e/o della loro rimozione. La verifica degli inventari di GHG in accordo alla ISO 14064-1 permette di quantificare, monitorare e rendicontare le emissioni di gas serra di un’organizzazione.
L’Emission Trading Scheme (ETS), ovvero il sistema europeo di scambio di quote di emissione (EU ETS), è il principale strumento adottato dall’Unione Europea per ridurre le emissioni di gas a effetto serra secondo i parametri del Protocollo di Kyoto.
Il processo di verifica che ad esso fa riferimento mira a controllare le modalità in cui i soggetti vincolati (gli impianti industriali, il settore della produzione di energia elettrica e termica, gli operatori aerei) gestiscono e rispettano il tetto massimo fissato dalla Direttiva 2003/87/CE al livello complessivo delle emissioni consentite. Entro tale limite, è consentito acquistare e vendere sul mercato i diritti ad emettere CO2 (“quote”), secondo le proprie necessità.
La Direttiva ETS prevede che gli impianti in Europa con elevati volumi di emissioni possano funzionare solo previa autorizzazione ad emettere gas serra. Il processo di verifica garantisce che le emissioni annuali e i dati comunicati siano accuratamente quantificati e misurati.
La valutazione delle inefficienze ambientali dei cicli produttivi è ormai un’azione dovuta da parte delle aziende: in questo contesto si inserisce anche la verifica della carbon footprint.
La Carbon Footprint (CFP), o impronta climatica di prodotto, misura la quantità di emissioni di gas ad effetto serra generate durante il ciclo di vita di un prodotto/servizio.
Questa verifica permette di rendere un’azienda consapevole dell’impatto complessivo dei suoi processi produttivi sull’ambiente, e la mette in condizione di individuare le fasi di maggiore criticità, al fine di migliorare le proprie performance ambientali.
Anche le verifiche nel settore del traporto marittimo (MRV) sono uno strumento per raggiungere questi obiettivi: il regolamento MRV è un sistema obbligatorio di monitoraggio, comunicazione e verifica designato dalla Commissione Europea per navi sopra le 5.000 tonnellate di stazza lorda, che effettuino tratte commerciali in qualsiasi porto dell’Unione, per caricare e scaricare merci e/o passeggeri.
La verifica dei piani di monitoraggio e delle emissioni di CO2 generate dal trasporto marittimo è un processo di valutazione del monitoraggio, della riduzione e della comunicazione delle emissioni di GHG, in accordo al Regolamento UE 757/2015, per ottimizzare le informazioni sull’efficienza delle navi e incentivare la riduzione delle emissioni e del consumo di carburante.
Le verifiche e convalide sono rilasciate dagli organismi accreditati ai sensi delle norme ISO 14064 e ISO 14065.