Trasporti e infrastrutture - Intervista
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Gestori certificati per la sicurezza delle infrastrutture stradali e autostradali

Con Emanuele Renzi di ANSFISA, parliamo degli organismi riconosciuti dall’Agenzia per certificare sotto accreditamento il sistema di gestione della sicurezza e delle attività di verifica e manutenzione delle infrastrutture stradali e autostradali.

Il Direttore Generale per la Sicurezza delle Infrastrutture Stradali e Autostradali di ANSFISA, Emanuele Renzi descrive il ruolo dell’Agenzia nazionale nel promuovere e assicurare la vigilanza sulle condizioni di sicurezza in tutta la rete infrastrutturale italiana, che, tra strade e autostrade, supera gli 800 mila chilometri e coinvolge oltre 8 mila gestori.

Approfondisce anche il valore della collaborazione con Accredia, rinnovata con la Convenzione del 2023 e rafforzata con l’emanazione delle linee guida ANSFISA, in cui ha un ruolo centrale la certificazione accreditata dei gestori di strade e autostrade.

ANSFISA è oggi il punto di riferimento per il miglioramento della sicurezza, della manutenzione e dello sviluppo delle infrastrutture su tutto il territorio nazionale. Come si è evoluto il suo ruolo in questi anni?

L’ Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie e delle Infrastrutture stradali e autostradali ha il compito fondamentale di promuovere e assicurare la vigilanza sulle condizioni di sicurezza del sistema ferroviario nazionale, delle infrastrutture stradali e autostradali del Paese e, dal 2022, anche sui sistemi di trasporto a impianti fissi come metropolitane, tram, funivie e seggiovie.

L’Agenzia è stata istituita nel 2019 con il cosiddetto Decreto Genova ed è un Ente pubblico che opera sotto la vigilanza e l’indirizzo del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Operativa dal 2020, ha avviato tutte le attività necessarie, oggi divise in tre settori che corrispondono alle tre Direzioni generali tecniche con cui l’Agenzia si è organizzata.

Accanto alla vigilanza sul campo, sui gestori e sulle infrastrutture, svolge una consistente attività di regolamentazione normativa, di pianificazione e sviluppo del monitoraggio, di attuazione delle direttive europee in campo ferroviario e stradale.

Oltre che di studio, ricerca, sperimentazione e di collaborazioni istituzionali con cui intende svolgere un ruolo di stimolo e supporto per gli operatori, sollecitando un’azione adeguata e costante di promozione della sicurezza.

Questo approccio sistematico alla gestione della sicurezza, come si declina nel settore specifico delle infrastrutture stradali e autostradali?

La Direzione generale, di cui sono responsabile, si occupa del settore della sicurezza su 840mila chilometri di autostrade, strade statali, regionali, provinciali e comunali. In quattro anni dalla sua nascita, è stato svolto un lavoro molto importante per mettere a punto regole, processi e metodi che, una volta testati, si sono dimostrati funzionali e robusti per gli operatori che gestiscono la rete e il suo funzionamento quotidiano, in un panorama generale molto frammentato, esteso e diversificato.

Basti pensare che solo il 4% è gestito dai concessionari autostradali e da quelli nazionali, mentre la stragrande maggioranza della rete è gestita dai Comuni, dalle Regioni, dalle Province e dalle Città metropolitane.

Questo significa che ci sono più di 8000 gestori e situazioni fortemente eterogenee in termini di organizzazione e maturazione di processi strutturali. In un contesto così complesso, quindi, l’approccio non può che essere quello basato su un’attenta gestione del rischio, che deve essere compresa e sposata da tutti.

Ecco perché la nostra attività di vigilanza diretta sui gestori, tramite ispezioni sul campo e audit, è importante, ma conta anche la valorizzazione degli accordi e delle partnership come quella che stiamo realizzando con Accredia.

Nel 2022 ANSFISA ha emanato le Linee Guida sui sistemi di gestione della sicurezza, che forniscono ai gestori stradali un apparato uniforme di regole e procedure. Come funzionano e come si inserisce la certificazione dei gestori in questo processo?

Le Linee Guida sui sistemi di gestione della sicurezza per la verifica e manutenzione delle infrastrutture stradali e autostradali costituiscono una novità assoluta in Italia e, direi, anche in Europa.

Sono un documento di riferimento chiaro e condiviso che struttura informazioni, regole e procedure per costruire un sistema di gestione delle attività di verifica, manutenzione e adeguamento delle reti di infrastrutture stradali. Al fine di agevolare l’adozione del sistema di gestione della sicurezza, le Linee Guida includono una vera e propria cassetta degli attrezzi in cui sono stati delineati un insieme di strumenti di supporto a cui fare riferimento.

Il risultato, quindi, è un modello strutturato e uniforme in termini applicativi, che si ispira alle esperienze di altri settori come quello aeronautico e ferroviario, integrandole con norme verticali.

Dal punto di vista strettamente giuridico, oggi l’adozione da parte dei gestori dei sistemi di gestione della sicurezza ANSFISA non ha carattere cogente ma, ai sensi del Decreto Genova, l’Agenzia ne deve promuovere l’adozione, prevedendo che siano certificati da organismi di parte terza riconosciuti dall’Agenzia stessa.

Le Linee Guida, pertanto, stabiliscono requisiti e specifiche di certificazione ben definiti, chiari e uniformi, tra i quali l’accreditamento degli organismi, istituendo di fatto un sistema di riconoscimento che trova applicazioni con le più recenti Linee Guida per il riconoscimento degli organismi di certificazione di parte terza adottate nel giugno di quest’anno.

La collaborazione con Accredia prevede l’intervento degli organismi accreditati nei vari ambiti di ANSFISA, per certificare persone, prodotti e servizi e sistemi di gestione. Perché è importante la Convenzione tra i due Enti e come si traduce sul campo?

La collaborazione con Accredia nasce già nel 2012, prima ancora dell’estensione dei compiti dell’Agenzia al settore stradale. E’ in questo percorso ormai consolidato, che si inserisce coerentemente riconoscimento, basato sull’accreditamento, anche degli organismi di parte terza per la certificazione dei sistemi di gestione della sicurezza, adottati dai gestori stradali e autostradali.

A giugno di quest’anno, infatti, abbiamo emanato e pubblicato le Linee Guida di cui ho parlato prima, che definiscono i requisiti e le procedure di ANSFISA per riconoscere gli organismi di certificazione di parte terza che valuteranno i sistemi di gestione della sicurezza delle infrastrutture stradali adottate dai gestori.

Queste Linee guida sono il frutto di un lavoro puntuale e condiviso con i soggetti coinvolti e un importante passo in avanti per rafforzare e strutturare la rete dei soggetti riconosciuti, che potranno contribuire alle attività di controllo e verifica sulla sicurezza e allo sviluppo di un approccio finalmente sistemico.

Siamo convinti che questa sia la strada da percorrere e riteniamo che Accredia, vista la sua storia e la specificità della sua competenza, sia un partner con cui lavorare su vasta scala. Accredia, infatti, può assicurare il coordinamento e il buon funzionamento del sistema di accreditamento e garantire adeguata autorevolezza nella valutazione della competenza e imparzialità degli organismi di certificazione.

E’ una valutazione riconosciuta e garantita a livello internazionale dall’infrastruttura europea per l’accreditamento EA. Questo è il motivo per cui abbiamo scelto di tenere l’accreditamento come prerequisito per il riconoscimento degli organismi, e partire insieme ad Accredia su questa strada.

Materiali didattici del Convegno ANSFISA-Accredia sulla sicurezza delle infrastrutture stradali e autostradali

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