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ISO Survey 2023: la certificazione accreditata è un’opportunità di crescita

1,5 milioni di certificati nel mondo di cui 155mila in Italia: cresce il numero delle imprese italiane con un sistema di gestione certificato alle norme tecniche ISO, e si allarga a nuovi ambiti legati alla transizione ecologica e digitale dell’economia.

L’ISO Survey è l’indagine dell’International Organization for Standardization che ogni anno restituisce una fotografia globale della diffusione dei sistemi di gestione certificati, raccogliendo il numero di certificati rilasciati dagli organismi accreditati dagli Enti membri dell’International Accreditation Forum (IAF). Gli ambiti di applicazione dell’indagine si sono moltiplicati negli anni riflettendo un’economia mondiale e una società più complesse rispetto al passato, che necessitano di una guida omogenea per il coordinamento tra Paesi.

I risultati dell’ISO Survey 2023, pubblicati lo scorso settembre, confermano l’estensione del perimetro degli ambiti di applicazione e la crescita della diffusione di certificazioni nei paesi in via di sviluppo.

La diffusione delle certificazioni di sistema di gestione

Complessivamente i certificati attivi al 31 dicembre 2023 sono quasi 1,5 milioni, concentrati in particolare nei certificati “qualità”, “ambiente” e “sicurezza sul lavoro”. Questi schemi, più consolidati nel mercato, spesso parte di sistemi di gestione integrati, hanno sostenuto per decenni la qualità dell’industria mondiale. In particolare la certificazione ISO 9001 (gestione per la qualità) tradizionalmente a fianco delle imprese che puntano a migliorare efficienza e soddisfazione dei clienti, è stata affiancata dalla ISO 14001 (gestione ambientale) e dalla ISO 45001 (gestione della salute e sicurezza sul lavoro) a testimonianza di un crescente impegno verso la sostenibilità.

Più recentemente, a queste certificazioni “tradizionali” se ne sono affiancate di nuove, legate alla transizione digitale. È il caso delle certificazioni ISO IEC 27001 (gestione della sicurezza delle informazioni) cresciute molto negli ultimi anni e arrivate a un totale di 47.291 certificati attivi. I dati ISO riflettono l’importanza delle certificazioni accreditate di sistema di gestione nel migliorare la qualità, la sostenibilità e la sicurezza nei diversi settori industriali.

L’Italia prima in Europa per certificati attivi

L’Italia si conferma tra i leader mondiali per numero di certificati attivi. Una posizione storicamente forte grazie a un tessuto industriale esteso e ben integrato nelle catene globali del valore, che fa del nostro Paese la seconda manifattura in Europa, dopo la Germania. Inoltre l’elevata diversificazione e la tradizionale attenzione alla qualità sono state negli anni sostenute dall’adesione a norme tecniche che rappresentano lo stato dell’arte in una molteplicità crescente di domini.

In particolare, l’Italia si conferma prima in Europa e seconda nel mondo per numero di certificati attivi. Tale risultato deriva da una combinazione di requisiti normativi e impegno volontario delle imprese. A livello globale, la Cina guida la classifica per volumi assoluti, ma emerge l’importanza del nostro Paese, soprattutto se si valuta la diffusione dei certificati rispetto al numero di aziende e alla popolazione.

Le tipologie di sistemi di gestione in Italia

Da decenni il settore manifatturiero, cuore dell’economia italiana, adotta i sistemi di gestione per la qualità ISO 9001 per garantire qualità ed efficienza. Anche guardando alle certificazioni ISO 14001, emerge come l’Italia si distingua grazie al forte impegno di aziende ed Enti pubblici verso la sostenibilità, specialmente nei settori dell’energia e dei rifiuti. La forte crescita dei sistemi di gestione ambientale è legata anche agli investimenti in energie rinnovabili e alla transizione ecologica.

L’Italia, nonostante la maturità nell’adozione degli standard, mostra ancora margini di crescita elevati, soprattutto in quelli legati all’ambiente e alla tecnologia. È una ricomposizione per schema già in atto da diversi anni che ha portato la quota di “Altre certificazioni” a crescere fino a rappresentare il 9% delle certificazioni attive in Italia.

Storicamente, i vincoli regolamentari hanno influito sulla diffusione delle certificazioni ISO 9001, il cui possesso (se rilasciate da un organismo di certificazione accreditato) è necessario per la partecipazione a bandi pubblici nel settore delle costruzioni. Ciononostante, la quota di certificazioni ISO 9001 ancora maggioritaria, va riducendosi, avvicinandosi alla diffusione rilevata nel resto del mondo.

I settori più certificati dalle imprese italiane

Il settore delle costruzioni è nella top 10 dei principali settori di attività economica per numero di certificati, un primato peraltro riscontrabile in tutte le tipologie di sistemi di gestione, a testimonianza di un’economia delle certificazioni che ha portato il settore a estendere gli ambiti dalla qualità, all’ambiente ed alla sicurezza.

La ISO Survey 2023 conferma il ruolo centrale dell’Italia nell’adozione degli standard ISO, testimoniando un’attenzione consolidata alla qualità, sostenibilità e sicurezza. Tuttavia, il futuro richiederà ulteriori sforzi per sfruttare appieno le opportunità offerte dalla digitalizzazione e dalla transizione ecologica, settori chiave per mantenere la competitività su scala globale.

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