Certificazioni

Benessere animale: i disciplinari e le FAQ per la certificazione accreditata SQNBA

I primi cinque disciplinari tecnici per la certificazione degli allevamenti e le FAQ sul SQNBA: l’organismo che intende certificare il benessere animale deve essere accreditato e iscritto nell’elenco MASAF. Premialità previste nella PAC 2023-2027.

E’ stato pubblicato lo scorso 8 novembre il Decreto che approva i disciplinari e i requisiti per la certificazione volontaria sotto accreditamento del Sistema di Qualità Nazionale Benessere Animale (SQNBA).

Si tratta del Decreto 23 ottobre 2024 del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (MASAF) “Modifica degli allegati 1 e 2 del decreto 2 agosto 2022 e approvazione dei requisiti di certificazione (disciplinari) relativi alla specie bovina e alla specie suina da ingrasso allevata all’aperto, nell’ambito del Sistema di qualità nazionale per il benessere animale”.

La certificazione accreditata del benessere animale verifica la conformità degli allevamenti ai requisiti dello schema SQNBA, per la specie animale, l’orientamento produttivo e il metodo di produzione di interesse, e valuta il rispetto dei sistemi di identificazione e tracciabilità da parte degli operatori della filiera.

E’ uno strumento che valorizza il benessere animale e la sostenibilità economica di allevamenti e filiere, garantendo ai consumatori un percorso di trasparenza.

I primi cinque disciplinari e le macroaree SQNBA

L’SQNBA è lo standard per certificare e comunicare il benessere animale lungo l’intera filiera agroalimentare, dalla produzione al consumatore finale.

Istituito ai sensi dell’art. 224 bis della Legge 77/2020, definisce un percorso di certificazione volontario, gestito sotto accreditamento e basato sui requisiti individuati dal Comitato Tecnico Scientifico per il Benessere Animale (CTSBA). Il percorso di certificazione è anche in linea con la PAC 2023/2027, il PNRR e la strategia UE “Farm to Fork”.

Lo schema SQNBA è stato sviluppato per migliorare il benessere animale stabilendo requisiti superiori alle normative vigenti in materia e gli attori coinvolti nel processo di certificazione accreditata sono sia gli allevamenti sia le aziende che trasformano i prodotti di origine animale.

I cinque disciplinari, approvati con il Decreto MASAF del 23 ottobre, riguardano:

  • i suini da ingrasso (oltre 50 kg) allevati all’aperto
  • i bovini da latte in stalla
  • i bovini da carne in allevamento stallino
  • i bovini in allevamento familiare
  • i bovini allevati con ricorso o integralmente al pascolo.

Le macroaree sono quattro: benessere, biosicurezza, uso consapevole del farmaco e tutela dell’ambiente, andando a coinvolgere aspetti di primaria rilevanza come il contrasto ai fenomeni di antimicrobico resistenza.

Inoltre, soddisfano tematiche di grande interesse anche per il consumatore, come la sostenibilità ambientale delle produzioni zootecniche e la possibilità di scegliere un alimento in modo più mirato e consapevole attraverso informazioni chiare in etichetta.

Le FAQ sull’implementazione del SQNBA

Già il 17 aprile scorso, i disciplinari per la certificazione SQNBA per i bovini e i suini da ingrasso allevati all’aperto sono stati presentati alle Regioni e al partenariato economico e sociale, con l’obiettivo di illustrare gli impegni che gli allevatori interessati dovranno rispettare per ottenere la certificazione, le modalità di controllo e vigilanza sull’intero sistema di certificazione.

All’incontro hanno partecipato in presenza 70 rappresentanti del partenariato istituzionale, economico e sociale, mentre in collegamento streaming i lavori sono stati seguiti da 564 utenti.

Dall’incontro è nato un documento di Frequently Asked Questions, pubblicato dal MASAF, che risponde ai quesiti emersi su tutti i punti di interesse relativi all’applicazione del SQNBA.

Il ruolo degli organismi accreditati ISO/IEC 17065

Per operare nell’ambito del SQNBA, l’organismo di certificazione deve essere accreditato da Accredia secondo la norma tecnica UNI CEI EN ISO/IEC 17065, in conformità al Regolamento CE 765/2008, ed essere iscritto nell’elenco del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.

L’operatore che richiede la certificazione deve soddisfare i pre-requisiti legislativi d’accesso all’iter di certificazione accreditata per gli operatori della produzione primaria, tra cui l’assenza di non conformità legislative relative a benessere animale, farmacosorveglianza e biosicurezza.

L’organismo di certificazione può effettuare la verifica in modo diretto attraverso la consultazione della piattaforma informatica ClassyFarm, il sistema informativo del Ministero della Salute gestito dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia ed Emilia Romagna.

I vantaggi della certificazione accreditata SQNBA

Anche in questo settore “l’accreditamento si dimostra uno strumento utile a garantire la competenza di chi deve certificare un prodotto o un servizio”, spiega la Vice Direttrice Generale di Accredia e componente del CTSBA, Silvia Tramontin.

Attraverso l’accreditamento, gli organismi possono accompagnare gli operatori di allevamenti e filiere in un percorso di:

  • miglioramento del benessere animale in risposta anche alla domanda crescente di prodotti etici e sostenibili, così come richiesto da consumatori sempre più attenti
  • ottimizzazione delle performance e redditività degli allevamenti che, rispettando maggiormente i ritmi naturali degli animali, possono generare una maggiore efficienza produttiva, riducendo l’uso di farmaci e migliorando la sostenibilità economica
  • riduzione dei rischi sanitari, poiché l’adozione di elevati standard di biosicurezza protegge gli animali da malattie, diminuendo i costi di gestione sanitaria e garantendo la qualità dei prodotti
  • differenziazione e competitività, dal momento che i prodotti derivanti da allevamenti rispettosi del benessere animale possono essere chiaramente identificati, con un miglior posizionamento sul mercato ed effetti positivi sulla fiducia dei consumatori
  • accesso ai contributi previsti dalla PAC, attraverso pratiche di benessere animale come il pascolamento, migliorando la sostenibilità finanziaria degli allevamenti.

Su quest’ultimo punto, Silvia Tramontin chiarisce come, dal prossimo anno, “Il premio PAC previsto dall’Ecoschema 1 – Livello 2 sarà erogato agli allevamenti certificati SQNBA che ricorrono al pascolo”.

Il collegamento all’Ecoschema 1 del Piano strategico della PAC 2023-2027, prevede, infatti, uno strumento di premialità volto a fornire contributi economici agli allevatori impegnati a ridurre l’impatto ecologico e a promuovere la sostenibilità delle attività zootecniche. Nello specifico, il Livello 2 punta a migliorare il benessere animale attraverso proprio la pratica del pascolamento degli animali.

I prossimi passi del SQNBA

E’ prevista la pubblicazione di una Circolare tecnica Accredia, già condivisa con gli organismi di certificazione, e di una nota di chiarimenti interministeriale.

Verrà aperta su Classyfarm la pagina dedicata agli organismi di certificazione, così da consentire la verifica del pre-requisito di accesso degli allevamenti, ovvero la conformità legislativa.

Sarà dunque avviata la fase di accettazione della domanda di accreditamento degli organismi di certificazione, che dovrebbe culminare con l’iscrizione nell’elenco pubblico dei certificatori gestito dal MASAF.

L’ammissione nell’elenco richiederà alcuni requisiti, fra cui l’adozione del piano dei controlli, al quale lavorerà un apposito gruppo tecnico-scientifico composto da MASAF, Ministero della Salute, CReNBA e Accredia. Il piano definirà le attività minime di controllo dell’organismo di certificazione, stabilendo le modalità e i tempi di valutazione, nonché le condizioni che determinano le non conformità e la relativa gravità.

OSSEVATORIO Agroalimentare

L’accreditamento rappresenta uno strumento fondamentale a garanzia della qualità e della sicurezza nel settore agroalimentare, dai prodotti biologici al Made in Italiy, dai marchi di qualità al benessere animale.

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