L’Osservatorio ACCREDIA si pone l’obiettivo di monitorare le dinamiche, gli sviluppi, gli elementi di forza e le criticità del sistema della valutazione della conformità, che riguarda le certificazioni, le ispezioni, le prove di laboratorio e le tarature effettuate sotto accreditamento.
Il secondo numero del 2015 è dedicato al tema della certificazione della filiera agroalimentare e l’indagine ha coinvolto i principali attori della filiera agroalimentare, dai produttori di materie prime ai trasformatori, ai rappresentanti della grande distribuzione, fino ai certificatori.
Quello delle produzioni agroalimentari è un settore strategico per l’economica italiana, in cui la garanzia di qualità e sicurezza offerta dalla certificazione aiuta a rafforzare una delle espressioni del made in Italy più apprezzate nel mondo. In questo settore rivestono un ruolo chiave le certificazioni di filiera, riguardanti tutte le imprese – aziende agricole di produzione, trasformazione, distribuzione, ristorazione e altre – che concorrono alla creazione del valore per il consumatore.
Certificazioni specifiche per la Grande Distribuzione Organizzata, come BRC, IFS e GlobalG.A.P., oltre alle attestazioni regolamentate più note come Bio, DOP, IGP, STG, sono strumenti in grado di consentire alle imprese di accedere ai canali della grande distribuzione, di accrescere il loro volume di affari e di essere competitive a livello internazionale, nonché di soddisfare le esigenze del consumatore finale, in termini di qualità e sicurezza, ma anche le aspettative inerenti a tipicità, territorialità, sostenibilità ed eticità delle produzioni.